L’insalata di Lusia IGP è un prodotto d’oro per il territorio polesano tra i fiumi Po ed Adige. Ne dà identità e rappresenta un interessante fattore promozionale e di valorizzazione di civiltà, storia, tradizioni, ambiente, aspetti economici in generale. E’ la sola insalata in Europa che può vantare il riconoscimento IGP, vale dunque la pena di sfruttarne al massimo le potenzialità. In prospettiva può effettivamente rappresentare una bella carta da giocare per ridare vigore all’agricoltura e ad attività collegate al turismo culturale, ecologico ed ambientale.
Opportunità e prospettive sono state presentate in un convegno organizzato a Lendinara (Rovigo) dal Consorzio di tutela dell’insalata di Lusia IGP in collaborazione con i comuni di Lusia e di Lendinara e con l’Azienda speciale per i mercati di Lusia e di Rosolina. C’è stato, inoltre, il patrocinio della Provincia, della Coltivatori diretti e della Camera di Commercio.
Il tema: “Come valorizzare il territorio attraverso l’IGP: il ruolo delle Istituzioni pubbliche”. In sostanza si è ragionato sul che fare per un’azione efficacia, in cui si riconoscano tutti i soggetti pubblici e privati, che possono essere coinvolti, per creare e mantenere condizioni di sviluppo nell’area che storicamente si riconosce vocata all’orticoltura. Si tratta di investire al massimo le limitate risorse disponibili superando tante situazioni particolari e piccole gelosie di campanile che frammentano gli interventi e riducono le potenzialità
L’insalata è un’opportunità per fare marketing territoriale e promozione delle risorse del territorio: un aspetto che ha sottolineato Cesare Bellò, direttore di OPO Veneto. Egli ha parlato di scommessa avvincente che si può vincere, come è accaduto per altri prodotti tipici sui quali si è creduto. Ha citato in particolare il radicchio di Treviso e di Castelfranco, la ciliegia di Marostica, i marroni di Monfenera. I lavori, coordinati da Adriano Toffoli, direttore della Coltivatori diretti di Rovigo, sono stati aperti da Alessandro Braggion, presidente del Consorzio di tutela dell’insalata di Lusia.
