Come un distributore stabilisce i prezzi dell’ortofrutta, secondo quali criteri, con quale logica? La domanda trova risposta sul numero di giugno del Corriere Ortofrutticolo (in distribuzione postale nei prossimi giorni) in un’intervista ai responsabili dell’ufficio acquisti ortofrutta del gruppo distributivo Brendolan (300 punti vendita), Marco Varalta e Nicola Aldegheri.
"Il prezzo – spiegano Varalta e Aldegheri (nella foto, a sinistra in piedi il primo, e a destra seduto il secondo) – segue le dinamiche della concorrenza tra gruppi distributivi e non riflette quindi rigorosamente l’andamento del prezzo di acquisto dei prodotti, peraltro diverso a seconda del fornitore. Intendiamo dire che per stare sul mercato a volte dobbiamo anche saper perdere, vendendo un prodotto a un prezzo più basso di quello di acquisto. Fa parte del gioco della concorrenza". "Nel Nord Italia – aggiungono i responsabili dell’ufficio acquisti del gruppo Brendolan – abbiamo 50 punti vendita a meno di un chilometro di distanza da un Esselunga, è chiaro che dobbiamo tenere conto dei loro prezzi e delle loro eventuali promozioni. Come dicevamo, va poi considerato che i nostri stessi prezzi di acquisto sono diversi a seconda dei fornitori. Con i produttori, che coprono oltre un terzo del nostro fabbisogno, abbiamo infatti prezzi prefissati e costanti, mentre sui Mercati all’ingrosso essi continuano ad oscillare”.
Eugenio Felice
L’intervista completa sul numero di giugno del Corriere Ortofrutticolo
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