MELE, EXPORT: L’ALTO ADIGE BATTE IL TRENTINO

Il distretto delle mele altoatesine è campione di export nel Nord-Est. Lo afferma il servizio studi e ricerche di Intesa Sanpaolo che ha analizzato in dettaglio l’andamento dei 34 distretti tradizionali triveneti (6 in regione: i due delle mele, il distretto legno e arredamento altoatesino, i bianchi di Bolzano, i rossi e le bollicine di Trento e il porfido della val di Cembra).

 

Bene tutti e sei i distretti, con una sostanziale differenza però tra i due delle mele. Bolzano infatti batte nettamente Trento e lo fa grazie all’export. Lo rivela un articolo apparso sul Trentino Corriere Alpi. Da sottolineare che si tratta di due dei territori in assoluto più importanti per quanto riguarda la produzione di mele: arriva dal Trentino Alto Adige il 15% delle mele europee (il 10% sono altoatesine) e il 70% di quelle italiane (il 45% da Bolzano, il 25% invece da Trento).

 

Nel corso del primo trimestre 2011 il valore di mele altoatesine esportate ha raggiunto i 173 milioni di euro superando abbondantemente i 141 milioni del periodo gennaio-marzo 2008. Il distretto delle mele trentine invece si ferma a un export di 20 milioni, il 14,2% in meno dei 23,5 milioni del primo trimestre 2008.

 

"Questa sostanziale differenza – afferma il ricercatore Giovanni Foresti – si spiega col diverso orientamento strategico dei principali attori del settore". In Alto Adige questi attori sono la Vog (marchi "Marlene" e "Südtirol") e Vip (marchio "Val Venosta"). "Sebbene il mercato di sbocco più importante resti quello italiano – prosegue il ricercatore Foresti -, con una quota del 58,2% il mercato estero assorbe una quota significativa del fatturato con la Germania primo mercato con una quota superiore all’11%".

 

Orientamento differente in Trentino, dove le tre grandi organizzazioni di produttori (Melinda, Trentina e Cio Serene Star) puntano sull’Italia, "perché – così ancora Foresti – questo mercato viene considerato più remunerativo per la tipologia di mele prodotte in Trentino, sebbene vi siano dei progetti strategici di medio periodo che mirano ad accrescere le esportazioni".

 

Attualmente solo il 25% delle mele trentine viene venduto all’estero con l’Europa dell’Est (Balcani e Russia) che rappresentano il mercato principale. È grazie all’orientamento all’export che i produttori di mele altoatesini hanno superato la crisi meglio rispetto a quelli trentini, che hanno pagato la minor capacità di consumo degli italiani. Il distretto delle mele altoatesine è in assoluto quello che nel Nord-Est, dopo il distretto vicentino della meccanica strumentale, è cresciuto di più da un anno all’altro (l’export è salito del 37,2% rispetto al primo trimestre 2010).

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