VOG OTTIMISTA DOPO PROGNOSFRUIT: EST EUROPA MENO AGGUERRITO

Un raccolto europeo di mele più abbondante rispetto al 2010, ma comunque nettamente al di sotto della fatidica soglia delle 11 milioni di tonnellate, che segna il punto di equilibrio tra domanda ed offerta nella Europa a 27: una situazione positiva quella definita da Prognosfruit per il Consorzio Vog presente al congresso con il presidente Georg Kössler e il direttore Gerhard Dichgans .

 

Ed è proprio il direttore della organizzazione di Terlano a fornire una prima interpretazione delle stime presentate in Slovenia: “Nel 2010 il raccolto europeo di mele era stato uno dei più bassi degli ultimi dieci anni. Questa stagione, invece, ci aspettiamo una produzione più abbondante, che dovrebbe toccare le 10,2 milioni di tonnellate. Avremo una produzione piena nei Paesi dell’Europa Occidentale – Italia compresa – mentre il raccolto proveniente dai Paesi dell’Europa dell’Est è stato compromesso ancora una volta da gelate nel periodo primaverile”.

“Questa situazione – aggiunge Dichgans (nella foto) – ci consentirà una maggiore tranquillità sui nostri mercati di sbocco tradizionali, dove la azione commerciale non risentirà della concorrenza proveniente dai Paesi di questo lato dell’Europa ma anzi ci offrirà – come già accaduto la scorsa stagione – interessanti canali per l’export già a partire dai mesi invernali”.

 

Una situazione, dunque, che darà spazio alle mele raccolte in Alto Adige, dove si prevede una produzione piena, al di sopra delle 1,1 milioni di tonnelate.

“Dopo la delusione del raccolto 2010, quest’anno registreremo un raccolto soddisfacente con poche perdite causate dalla grandine. Finalmente, inoltre, potremmo disporre di frutti con una pezzatura medio grossa su tutte le varietà”, commenta Dichgans.

 

Un ruolo determinante sarà inoltre giocato quest’anno dalla pezzatura dei frutti raccolti in Alto Adige dai Soci del Consorzio VOG: 

“Nel 2010 avevamo dovuto fare i conti con una produzione di frutti di piccolo calibro e una quota importante di pezzatura 65/70. Questo fattore, unito alla scarsità del raccolto di mele in Germania, ci aveva particolarmente favorito nell’export verso l’Europa del Nord e la Scandinavia, dove i consumatori apprezzano frutti di dimensioni piccole, ma ci ha fortemente penalizzato sul mercato interno e nelle vendite verso i Paesi Mediterranei, come la Spagna, dove sono le mele 80+ ad andare per la maggiore”. 

Ritorno dunque a una situazione di ‘normalità’ anche per le pezzature, per poter meglio pianificare le vendite su mercati europei, tanto diversi per preferenza varietale e pezzatura.

 

La battuta finale, infine, il Direttore la riserva a un bilancio del primo anno di attività di Vog 2010, il nuovo assetto strategico del Consorzio Vog lanciato il primo agosto dello scorso anno. 

“Ad un anno dalla introduzione del nuovo sistema di vendita centralizzata il bilancio è sicuramente positivo. Oggi siamo in grado di pianificare e monitorare con maggior attenzione e precisione le nostre attività di vendita, riducendo le inefficienze organizzative al minimo. I clienti hanno reagito favorevolmente alla semplificazione della nostra struttura, che ha garantito standard qualitativi più uniformi e continuità nelle forniture. Proseguiremo a migliorare le nostre strutture, con una attenzione continua sulle evoluzioni dei mercati e le esigenze dei nostri clienti.”

 

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