LIBIA: LE COMPAGNIE MARITTIME ITALIANE RIAPRONO I COLLEGAMENTI VIA MARE

La caduta del regime di Gheddafi sta riaprendo i collegamenti merci con la Libia. Alcune compagnie marittime italiane hanno riattivato i collegamenti con alcuni porti libici. Da circa una settimana, Grimaldi Lines ha comunicato a tutte le aziende di trasporto, logistica e spedizioni nazionali e internazionali la ripresa dei collegamenti per il porto di Bengasi.

 

I collegamenti sono con partenze dai porti di Genova, Livorno, Civitavecchia, Salerno, Palermo, Catania, Malta e Zarzis in Tunisia. "Il tutto in attesa – informano dalla direzione commerciale del Gruppo partenopeo – di tornare a scalare Tripoli e Al Khoms, come da programmi precedenti alla guerra civile". Grazie allo scalo di Al Khoms, posto in prossimità del confine libico-tunisino, si potrà raggiungere Bengasi anche dalla Tunisia, collegamento molto importante per il trasporto di merci già giacenti in Tunisia e dirette in Libia.

 

La prima compagnia di navigazione ad aver scoperto le potenzialità dello scalo di Zarzis è stata Domestica di Navigazione, la società che ha acquistato il ramo d’azienda di Sinergie relativo al trasporto marittimo nei servizi di linea con il Nord Africa: "Anche noi abbiamo già iniziato a scalare il porto di Bengasi oltre a quello di Zarzis – spiega l’imprenditore toscano Umberto Lazzaretti come riportato da TrasportoEuropa. Non appena riaprirà il porto di Tripoli o Khoms saremo tra i primi operatori a toccare quei porti sia con il servizio ro-ro, sia con quello per contenitori. Possiamo vantarci di essere stati i primi, e con notevole anticipo rispetto ad altri, a scalare Zarzis in sostituzione di Tripoli".

 

Anche la genovese Ignazio Messina & C. ha annunciato il ripristino del collegamento via mare tra Genova e Bengasi. L’amministratore delegato della compagnia, Stefano Messina, (nella foto) ha spiegato che "è in previsione la riapertura dei collegamenti con la Libia per i primi di settembre, quando il ro-ro Jolly Oro partirà da Genova per Bengasi ma è nostra ferma intenzione rientrare con le toccate anche su Tripoli".

 

A detta dell’armatore, i danni subiti dalla compagnia durante la crisi del Paese africano sono stati notevoli: l’ultimo viaggio era stato effettuato il 16 e il 18 marzo da Genova a Tripoli con la nave Jolly Blu. Da allora sono state accumulate perdite per qualche decina di milioni di euro per mancati viaggi. Anche le grandi compagnie portacontainer stanno riaprendo i canali con i porti libici. Prima a farlo sarà Maersk Line, che dall’8 settembre riattiverà la chiamata di Bengasi del servizio loop Jaguar, che aveva sospeso lo scorso febbraio. Inizialmente, saranno portate le spedizioni che erano rimaste bloccate negli altri porti del Mediterraneo ed alcuni carichi umanitari. Per ora, inoltre, non saranno accettate spedizioni per i porti libici di Misurata e Al Khoms.

 

La francese CMA CGM aveva continuato ad operare in Libia anche durante la guerra civile attraverso Malta, da dove partivano navi della NAF per Bengasi e Misurata. La compagnia annuncia che presto riaprirà anche la rotta per Tripoli, sempre che si stabilizzi l’attuale situazione. I vertici di CMA CGM stanno verificando costantemente la situazione in Libia.

 

Se il dossier Libia si sta normalizzando, potrebbe invece aggravarsi quello relativo alla Siria. Se l’Unione Europea applicherà sanzioni sull’importazione di petrolio dal Paese mediorientale, secondo quanto affermano alcune indiscrezioni dei giorni scorsi, potranno esserci importanti cambiamenti alle rotte delle petroliere che caricano 162mila barili dai porti siriani per le raffinerie europee. E la Libia potrebbe essere la nuova destinazione, sempre che il governo provvisorio riesca a riattivare velocemente pozzi ed infrastrutture.

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