LA ROSA: “TRUFFE AL MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA”

Gli ultimi episodi di truffe perpetrate ai danni di una dozzina di ditte di intermediazione al mercato ortofrutticolo di Fanello ripropongono con forza la questione della “Vittoria mercati srl”, la società di capitali con cui il Comune siciliano intendeva gestire la struttura mercantile. Dall’atto di costituzione della società (nel 2009) ad oggi, la società non è mai stata avviata.

 

Invece la ditta a responsabilità limitata è rimasta solo nei registri della Camera di Commercio con l’indicazione dei componenti del consiglio di amministrazione. La Regione siciliana ha completato le operazioni di volturazione dei terreni (passaggio degli immobili al patrimonio regionale) e ha trasferito la struttura al Comune. Lo riporta radiortm.it.

“Gli incresciosi episodi di questi ultimi giorni con le truffe perpetrate ai danni di diverse ditte concessionarie – afferma il consigliere comunale Andrea La Rosa (nella foto) – mettono in evidenza un aspetto inquietante: a Fanello regna l’anarchia e chi vuole agire nell’illegalità è libero di farlo. Episodi di truffa si sono verificati in passato e stanno continuando a ripetersi regolarmente e questo perché a Fanello non ci sono nè controllori nè controllati. Ognuno è libero di agire come crede e alla fine a pagarne le conseguenze sono soprattutto i produttori agricoli”.

La Rosa punta l’indice sulle consulenze espletate in passato dall’ex presidente del Centro agroalimentare di Bologna, Claudio Sassi. “Il regolamento comunale di mercato non ha riscosso il consenso di produttori, commercianti e commissionari – rimarca – ma lasciamo perdere i giudizi di valore. C’era un punto fondamentale che l’Amministrazione comunale, che fino allo scorso febbraio ha pagato laute consulenze pari a 7 mila euro al mese all’ex presidente Sassi, ha tralasciato. All’art. 13, comma b del regolamento di mercato del Caab di Bologna è espressamente previsto che sono ammessi in qualità di acquirenti “i mediatori e i mandatari iscritti negli appositi albi e ruoli, nonché i cosiddetti fiduciari debitamente autorizzati con lettera di incarico contenente la durata, purchè offrano le adeguate garanzie, che Caab spa si riserva di verificare, anche con l’ausilio delle associazioni di categoria più rappresentative”.

“Nessuno ha mai pensato da subito a ‘certificare’ la presenza dei soggetti che operano a Fanello? – evidenzia ancora La Rosa – Oppure si permette di improvvisarsi mediatori, fiduciari, pronti a lanciare l’amo per realizzare la truffa dopo aver fatto abboccare i commissionari? Questo episodio grave conferma un’anarchia totale che fa riferimento a precise responsabilità e non può sussistere l’alibi del periodo di transizione relativo all’avviamento della Vittoria Mercati. Episodi simili si sono già verificati nel 2007 e già da allora bisognava avviare un controllo capillare su tutti coloro che volevano avere rapporti commerciali all’interno di Fanello. Cosa che non è stata fatta. Ma occorreva tanto? A cosa sono servite le consulenze di Sassi? E adesso tolleriamo che commissionari e produttori subiscano questi ammanchi per poi aspettare la prossima truffa?”.

“Rimango dell’idea – conclude La Rosa – che è necessario avviare i servizi essenziali: accesso regolamentato e automatizzato all’ingresso e accreditamento di concessionari, operai, impiegati, facchini, produttori agricoli, commercianti e fiduciari attraverso un apposito elenco. Con ordinanza il sindaco inibisca l’operatività di tutti coloro che direttamente o indirettamente si sono resi responsabili di queste truffe che finiscono per danneggiare il sistema mercantile nel suo complesso. E, inoltre, chiediamo che l’assessore che detiene le competenti deleghe, Rosario Lo Monaco, possa finalmente uscire allo scoperto. Ci attendiamo ancora che batta un colpo. Altrimenti saremo costretti a scrivere a “Chi l’ha visto?” per sapere che fine ha fatto”.

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