CIA: PROPOSTA DI LEGGE PER REGOLARE I RAPPORTI TRA AGRICOLTURA E GDO

“Nei prossimi giorni presenteremo una proposta di legge di iniziativa popolare per regolare i rapporti tra agricoltura e grande distribuzione organizzata”. Lo ha annunciato il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi (nella foto). “Nell’interesse di tutti è, infatti, importante migliorare i rapporti tra mondo produttivo agricolo e grande distribuzione".

 

"La Cia, sulla base di quanto è avvenuto, in molti paesi Ue, come per esempio in Francia, Germania, Regno Unito e Spagna, si è attivata da tempo per cercare di organizzare al meglio la filiera agroalimentare, rendere più trasparenti – ha aggiunto Politi – i meccanismi di formazione del prezzo, evitare speculazioni ed eccesso di posizione dominante”.

“D’altra parte, nel nostro Paese – ha detto il presidente della Cia – l’eccessiva concentrazione di quote di mercato in mano a pochi gruppi della Gdo sta causando delle restrizioni alla concorrenza, con effetti negativi sulla qualità dell’occupazione, sulla protezione ambientale e sul consumatore finale”.

“Il processo di forte concentrazione delle catene della grande distribuzione, accompagnato dall’emergere di un numero molto esiguo di centrali d’acquisto e, dall’altro, dal permanere di una moltitudine di fornitori, costituiti da piccole e medie imprese, ha determinato – ha rilevato Politi – una situazione di profondo squilibrio nelle relazioni commerciali tra fornitori e distributori”.

“Da qui nasce la nostra iniziativa legislativa, che si svilupperà, nei prossimi mesi, con la raccolta di firme su tutto il territorio nazionale. Vogliamo -ha rimarcato il presidente della Cia- coinvolgere la società, i cittadini su una questione di grande importanza che non interessa soltanto gli agricoltori, ma anche i consumatori”.

“I principi guida della nostra iniziativa riguardano la centralità del produttore agricolo e del consumatore, la libertà contrattuale, la correttezza nelle relazioni, la legalità e la responsabilità sociale; l’equa ripartizione del valore lungo l’intera filiera agroalimentare. Con la proposta di legge, insomma, vogliamo dare risposte serie e puntuali, rafforzando il ruolo dell’agricoltura e venendo incontro alle nuove esigenze dei cittadini.

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