I CONTAINER SI MANGIANO LA FRUTTA

Da anni il traffico della frutta sta entrando nell’orbita dei container e basta dare un’occhiata alle statistiche sulle costruzioni navali per capire che il destino delle navi-frigo è segnato. Nel 2015 le reefer in tutto il mondo saranno 640 contro le 6.000 portacontainer attualmente in circolazione. Il portafoglio ordini nei cantieri è fermo quasi a zero.

 

Proprio per questo al momento il traffico della frutta è uno di quelli dove c’è la concorrenza più dura, Italia compresa. Per quanto riguarda il Mar Tirreno, sono diversi i porti che stanno studiando nuove strategie.

La sfida più radicale arriva dal Terminal Frutta di Genova, che da poco ha ricevuto il via libera dall’Autorità Portuale per cambiare la sua ragione sociale. Il traffico della frutta non dovrà essere più “prevalente”, e al suo posto arriveranno traghetti, container e merci varie. Il terminal è gestito dal gruppo Gavio di Tortona, che controlla anche il vicino Terminal San Giorgio.

“La frutta non sarà abbandonata” – spiega Maurizio Anselmo, Direttore Commerciale del Tsg – anzi ci sarebbero negoziati in corso, ma ridurre questo business ci permette di portare qui una parte dei traffici merci del San Giorgio che in questo momento è a corto di spazi propri per i flussi particolarmente positivi. Comunque, già tre anni fa, quando comprammo il Terminal Frutta, sapevamo bene che questo business andava riducendosi”.

Secondo fonti del settore il break-even del Terminal Frutta sarebbe di 200 mila tonnellate l’anno, dati lontani dalla situazione attuale, quindi spazio ai container, alle merci varie e ai traghetti. Per Gavio, la riduzione della frutta è un fatto fisiologico.

Ad Anversa come a Rotterdam già negli anni scorsi c’è stato un ridimensionamento dei terminal convenzionali dedicati alla frutta, e anche nel Tirreno il business ha prospettive non proprio scoppiettanti.

A Vado Ligure – il polo più vitale, gestito dalla famiglia Orsero – contano di mantenere per il 2012 circa 400 mila tonnellate di traffico, stesso risultato del 2011 al netto delle 100 mila tonnellate portate temporaneamente da Agrexco, dirottate poi su Séte.

A Livorno la Compagnia portuale ha appena inaugurato un terminal frutta che beneficia delle 50 mila tonnellate dell’ortofrutta del gruppo Baccini (azionista del terminal), ma ha perso 100 mila tonnellate di banane del gruppo Dole: la multinazionale ha deciso di mettere la sua frutta nei container, e spedirli a Civitavecchia, dove attualmente, secondo l’Amministratore Delegato del Fruit Terminal, Sergio Serpente, “arrivano 130 mila tonnellate di merce l’anno”.

Infine Cagliari, dove alla fine dello scorso mese sono arrivati 25 container refrigerati. Il servizio dovrebbe avere cadenza bimestrale. Se calcoliamo il peso di un container da 20 tonnellate, significa che in un anno nel capoluogo sardo arriveranno 12 mila tonnellate di frutta. (fonte: Shippingonline)

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE

L'iscrizione è quasi completata... Ora dobbiamo solo verificare il tuo indirizzo email, e per farlo ti abbiamo mandato un messaggio con un link di conferma.