POLESINE (VENETO): PORRO, PRODUZIONE IN CRESCITA. RISANA I TERRENI STANCHI

A Lusia nel Polesine il porro, in rotazione con l’insalata, ma anche con altri ortaggi, si sta dimostrando un valido rimedio naturale per risanare terreni stanchi o colpiti dalla fusariosi, malattia di origine micogena. E’ questo uno dei motivi per cui la sua coltivazione si sta espandendo, oltre al fatto che si posiziona positivamente sul mercato.

 

 

Inoltre per i produttori i prezzi sono ritenuti, tutto sommato, accettabili e, una volta maturo, può restare per quasi un mese in campo senza deperire. Può quindi attendere il momento più favorevole per essere raccolto e quindi smerciato. La produzione attuale nel Polesine, in particolare attorno a Lusia, la terra delle insalate Igp, supera i 100 mila quintali. Sono aspetti che mette in evidenza Renato Maggiolo, responsabile della piattaforma OPO Veneto di Lusia, oltre che affermato enogastronomo, che tra i fattori vincenti dell’ortaggio aggiunge anche la grande versatilità in cucina. Infatti, si presta a essere impiegato, come erba aromatica e come ortaggio, sia nella cucina tradizionale che in quella innovativa e ricercata.

E’ una pianta erbacee biennale, appartenente alla famiglia delle liliacee, che per gusto si avvicina alla cipolla. Si può trovare in commercio tutto l’anno, ma è durante l’inverno che viene particolarmente consumato. Si può dire che la sua stagione ideale comincia adesso e dura fino a febbraio. Si mangia la parte inferiore del fusto, che può superare i 50 centimetri. Tenera e bianca. Ha una storia che si perde in anni lontanissimi. Si racconta che fosse cibo molto consumato dagli schiavi che costruivano le piramidi di Egitto. Ne facevano grande uso i romani. L’imperatore Nerone, passato alla storia per l’incendio di Roma, lo mangiava in giorni fissi per schiarire la voce e cantare in modo più vibrante. Era un patito cantore e suonatore di arpa. Il porro è il simbolo del Galles (Gran Bretagna), dove è stato portato dall’esercito romano.

Ortaggio ricco di acqua (oltre il 90 per cento), è impiegato nelle diete ipocaloriche. Ma è sempre stato tenuto in alto dalla medicina popolare per le sue proprietà terapeutiche, grazie alla ricchezza di minerali e di vitamine. Rimedio usato come tonico, diuretico e lassativo, è ritenuto efficace contro colesterolo, artrosi, affezioni urinarie, reumatismi. Una panacea per prevenire o combattere questi e tanti altri malanni. La credenza popolare lo ritiene valido anche contro spiriti maligni, vampiri, streghe. (ortoveneto.it)

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