TORREGGIANI (PATFRUT): “COOPERAZIONE SOTTO ATTACCO? NON FACCIAMO DI TUTTA L’ERBA UN FASCIO”

Cooperazione sotto attacco? Organizzazioni dei produttori poco efficienti, costose e con costi superiori al resto d’Europa? L’eco delle accuse di Sergio Marini, numero uno della Coldiretti, al convegno, organizzato dalla stessa associazione di categoria, nella giornata inaugurale del Macfrut, tenutosi lo scorso 5 ottobre, non si è ancora spenta.

Luciano Torreggiani (nella foto), coltivatore diretto e presidente di Patfrut, cooperativa ferrarese in grado di commercializzare oltre 360mila quintali di patate e cipolle, circa 600mila quintali di frutta (di cui oltre 453mila quintali solo di pere) ed oltre 400 mila quintali di orticole industriali nel 2011, al gioco al massacro non ci sta.

“I problemi in molte cooperative ci sono – ammette – come esistono ancora molti aspetti da migliorare. Insomma, c’è ancora tanto da lavorare. Ma un conto è fare analisi, un conto è demolire e soprattutto generalizzare sparando a zero indistintamente”. Poi ancora: “Si facciano degli accertamenti per individuare chi lavora male. Bisogna però considerare il fatto che molti, come ad esempio Patfrut, si sforzano di fare bene il proprio mestiere, ottimizzando le risorse, cercando tutte le economie possibili e dando importanti contributi ai produttori ed al settore. Non si può fare di tutta l’erba un fascio”.

La crisi dei prezzi, il calo dei consumi, i rapporti non facili con la Gdo alimentano sfiducia e nervosismi. Ma bisogna distinguere. Torreggiani prosegue: “Chi si è scagliato contro il mondo aggregato, che oggi rappresenta solo il 30% del settore, esprime un concetto in parte condivisibile. Ma bisogna anche lavorare su quel 70% della produzione ancora così frammentato e bisognoso di interventi urgenti”, afferma il numero uno di Patfrut. “Perché non si lavora, ognuno nella sua responsabilità, per incrementare la concentrazione dell’offerta ed eliminare la speculazione sui prodotti? Invece di demolire tutte le strutture che aggregano il prodotto, bisognerebbe sostenere il settore con azioni efficaci e costruttive”.

Ognuno deve dare il proprio contributo, è il ragionamento di Torreggiani. “In alcune associazioni di categoria manca sempre più quell’aspetto sindacale che un tempo era al centro del loro lavoro”. In sostanza “meno parole e più fatti, lavorando per cercare un maggior coinvolgimento della politica e delle istituzioni, ancora troppo lontane dal mondo produttivo”. Ruolo quest’ultimo che, secondo il presidente di Patfrut, dovrebbe spettare proprio alle associazioni di categoria.

 

Passando invece a questioni legate più concretamente al comparto produttivo e commerciale, Torreggiani, dopo un 2010 positivo grazie anche all’apertura verso nuovi mercati come Russia e Paesi dell’Est con risultati incoraggianti, sottolinea come quest’anno la produzione di pere sia in netto aumento.

“Nel sistema cooperativo tutto il prodotto è stato ritirato e stoccato, cosa che non sempre è avvenuta nella produzione non aggregata; ma siamo preoccupati per il perdurare della crisi, per la riduzione dei consumi e per le vendite di prodotto effettuate in campagna a prezzi irrisori che in parte hanno già compromesso l’esito della commercializzazione. Sono necessari degli interventi delle istituzioni a sostegno del comparto”.

Emanuele Zanini

emanuele.zanini@corriereortofrutticolo.it

 

 

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