MALTEMPO IN PIEMONTE: GRAVI DANNI A ORTAGGI COLTIVATI IN PIENO CAMPO

Le esondazioni degli affluenti del Tanaro e del Po e, in alcuni tratti, anche di questi due fiumi principali, stanno causando danni ingenti all’agricoltura. Lo denuncia Confagricoltura, che fa il primo punto sui danni causati in Piemonte dalle piogge di questi giorni. Sono state alluvionate rogge e canali irrigui, strade interpoderali, seminativi e orti in vaste zone del Piemonte.

 

In particolare nel Canavese e nel Chivassese, nell’alveo del fiume Orco, nelle valli Pellice e Chisone nel Pinerolese; nell’Astigiano ai confini con Alessandria, nella zona di Ovada e Novi Ligure; nel Vercellese, e ancora nel Cuneese lungo la Fondovalle nei pressi di Farigliano. "L’alluvione ha causato gravi danni anche per l’allagamento degli orti – spiega Ercole Zuccaro, direttore di Confagricoltura Torino – che avevano ancora in produzione coltivazioni in pieno campo: cavoli, cavolfiori, sedani, spinaci, insalate, cardi, cicorie, rape, porri. Sono a rischio anche i seminativi di grano e orzo, che in molti casi dovranno essere riseminati, se il tempo lo permettera’".

Il territorio fragile – fa rilevare Confagricoltura – va inoltre incontro a frane e smottamenti nelle aree di collina, con danni importanti a vigneti e frutteti. "Spiace dover constatare, ancora in questa occasione che purtroppo presenta aspetti tragici legati alla perdita di vite umane, – dichiara Vittorio Viora, presidente di Confagricoltura Torino – come gli appelli del mondo agricolo alle istituzioni siano purtroppo rimasti inascoltati. Proprio Confagricoltura, in primavera, in tempi non sospetti, aveva denunciato pubblicamente lo stato di degrado dei fiumi del nostro territorio, evidenziando con dovizia di particolari le principali situazioni a rischio".

Ed ancora il presidente di Confagricoltura Torino rileva che: "soltanto l’abbassamento della quota neve ha evitato, per ora, il ripetersi di fatti tragici avvenuti nelle alluvioni del 1994 e del 2000, ma purtroppo il pericolo permane. Ancora una volta rivolgiamo un appello a tutte le istituzioni interessate, affinche’ venga varato un piano urgente per la manutenzione degli alvei dei fiumi e per la messa in sicurezza degli abitati e delle attivita’ produttive agricole. Solo con la cura puntuale e costante del territorio, e con la manutenzione continua dell’ambiente naturale, si possono evitare tragedie e danni che risultano poi impossibili ristorare completamente". "Confagricoltura – conclude Viora – è pronta a offrire la propria collaborazione per la mappatura dei rischi e per intervenire con le proprie imprese, insieme alle autorita’ preposte, per affrontare le operazioni di emergenza".

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