FREQUENZA D’ACQUISTO: DECOLLA IL DISCOUNT (+25%), A PICCO IL NORMAL TRADE (-38%)

Il 25 per cento degli italiani ha aumentato nel 2011 la frequenza di acquisto presso i discount mentre, all’opposto, ben il 38 per cento ha ridotto la propria presenza nei negozi alimentari tradizionali, che rischiano un vero crack; tengono sostanzialmente i supermercati. E’ quanto emerge dalla presentazione dei risultati dell’Indagine Coldiretti-Swg.

 

Occasione in cui è stata divulgata in occasione della diffusione dei dati Istat sul commercio al dettaglio a settembre, che evidenziano una sostanziale tenuta degli acquisti alimentari su base tendenziale (+0,7 per cento), ma con un ulteriore calo dei piccoli negozi (-1,9 per cento).

“Si evidenzia la tendenza da parte di un crescente segmento della popolazione ad acquistare prodotti alimentari a basso prezzo nei discount, a cui però può corrispondere anche una bassa qualità con il rischio che il risparmio sia solo apparente”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini. "Risparmiare oltre un certo limite sul cibo può significare nutrirsi di alimenti che possono avere contenuto scadente – ha precisato Marini – con effetti negativi sul piano nutrizionale, sulla salute e sul benessere delle persone. Il fenomeno di riduzione significativa dei negozi tradizionali determina anche evidenti effetti negativi legati alla riduzione dei servizi di prossimità, ma anche un indebolimento del sistema relazionale, dell’intelaiatura sociale e spesso anche della stessa sicurezza sociale dei centri urbani".

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE

L'iscrizione è quasi completata... Ora dobbiamo solo verificare il tuo indirizzo email, e per farlo ti abbiamo mandato un messaggio con un link di conferma.