TRA FEDERDISTRIBUZIONE E CONFCOMMERCIO È DIVORZIO

Con l’inizio del nuovo anno è ufficiale il divorzio tra Federdistribuzione e Confcommercio-Imprese per l’Italia. L’Associazione delle imprese della distribuzione moderna, guidata da Giovanni Cobolli Gigli (nella foto) ha infatti annunciato la decisione di operare in forma autonoma rispetto a Confcommercio. La scissione è stata decisa dal consiglio direttivo il 22 dicembre scorso.

 

Nell’occasione, come si legge sul Sole24Ore, Federdistribuzione riconosce la proficua collaborazione con la confederazione presieduta da Carlo Sangalli e la condivisione di attività e percorsi (primo tra tutti il rinnovo dell’attuale Ccnl) che restano “obiettivi comuni che potranno portare anche in futuro a verificare forme di collaborazione, nell’interesse di entrambe le organizzazioni e dei settori rappresentati, sia a livello centrale che locale”.

“Le nostre organizzazioni – afferma in proposito Cobolli Gigli al quotidiano di Confindustria – continueranno a collaborare là dove è possibile. Il contratto sindacale – aggiunge – rimarrà in vigore fino alla naturale scadenza, cioè a fine 2013. Insomma la nostra è un’uscita non conflittuale”.

Da tempo tuttavia la maggior parte degli interessi delle due Associazioni erano divenuti sempre più divergenti, a partire – per esempio – dagli orari di apertura degli negozi. Federdistribuzione – si legge nella nota stampa ufficiale – rappresenta aziende alimentari e non alimentari della distribuzione moderna nei cui punti vendita si rivolgono decine di milioni di consumatori ogni settimana e dove vengono acquistati il 40% di tutti i prodotti venduti in Italia. Una realtà coesa intorno a valori forti che Federdistribuzione intende portare direttamente all’attenzione di Istituzioni, media e clienti contribuendo al dibattito che porterà ad un’Italia più forte. “Non aderiremo, infatti, ad altre Confederazioni, ma rimarremo indipendenti. Le nostre prossime mosse riguarderanno la liberalizzazione, la difesa del potere d’acquisto dei consumatori grazie alla nostra grande forza per le promozioni, la ricerca continua di efficienza e di sinergie lungo la filiera”, continua il Presidente Cobolli Gigli.

Federdistribuzione si compone di sette Associazioni nazionali: le aziende aderenti hanno realizzato nel 2010 un giro d’affari di 87,9 miliardi di euro, con una quota pari al 68,2% del totale fatturato della Gdo; hanno una rete distributiva di 44.650 punti vendita (diretti e in franchising) e danno occupazione a circa 325.900 addetti. Rappresentano, infine, il 40% del valore dei consumi commercializzati. Già nel 2005, in un precedente mandato, Cobolli Gigli portò Federdistribuzione fuori da Confcommercio, allora guidata da Sergio Billé, per gli insufficienti “chiarimenti” sulla gestione del fondo del Presidente della Confcommercio; una vicenda finita con una condanna per corruzione nel Maggio 2011. Con l`arrivo di Sangalli in Confcommercio, un anno dopo, Federdistribuzione rientrò e Cobolli ne divenne uno degli otto Vice Presidenti.

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