BLOCCO TIR IN SICILIA, MOSCHELLA (CIA): “ORA BASTA, BISOGNA RIPARTIRE”

"Si concedano le piazze e si consenta la ripresa delle attività produttive e della ordinata convivenza civile. Si vietino i presidi ed i blocchi stradali. Basta con il caos. Il diritto di manifestare deve essere accompagnato dal diritto a lavorare ed a garantire i servizi e le attività civili". A dichiararlo è Fabio Moschella, vice presidente nazionale della Cia, confederazione nazionale agricoltori.

 

"I sindaci e le prefetture concedano uno spazio adeguato e vigilato per l’esercizio della libertà a manifestare, ma allo stesso tempo non si metta in ginocchio l’economia siciliana", prosegue Moschella (nella foto).

"I danni per l’agricoltura sono diventati insostenibili. Le mucche devono essere comunque munte ed il latte si sta buttando, le api cominciano a morire, gli ortaggi, gli agrumi tutti i prodotti deperibili si stanno perdendo. Gli operai agricoli sono senza salario da una settimana. I clienti stanno comprando in altre regioni italiane ed in Spagna, Turchia, Grecia. Per tutta questa settimana vi è stato anche un sentimento di solidarietà ed una sorta di patto tacito con le manifestazioni popolari perché a tutti noi è presente il dramma sociale che colpisce la Sicilia. Ma adesso si va verso il baratro. Il governo nazionale è venuto incontro agli autotrasportatori che hanno revocato lo sciopero programmato a partire da oggi. Il governo Lombardo ha stanziato ulteriori 15 milioni di euro di contributi Crias. Perché solo una parte degli autotrasportatori siciliani prosegue con i blocchi? Mercoledì 25 gennaio è previsto un incontro con il presidente del Consiglio in particolare su IMU, estimi catastali, INPS. Si metta in moto la politica, il cui silenzio è divenuto assordante".

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