ACCORDO UE-MAROCCO, GUIDI: “PATTO SQUILIBRATO, DANNEGGIA L’ITALIA”

"Ancora una volta si è utilizzata l’agricoltura come merce di scambio per risolvere questioni politiche e internazionali". Questo il commento a caldo del presidente di Confagricoltura Mario Guidi (nella foto) in merito al voto favorevole del Parlamento europeo all’accordo di libero scambio tra l’Unione Europea ed il Marocco (leggi news correlata).

"L’accordo risulta – osserva il presidente di Confagricoltura – ben più favorevole al Marocco che all’Europa. In particolare per quanto riguarda il settore dell’ortofrutta e, all’interno dell’UE, risulta più vantaggioso per le produzioni dei Paesi continentali piuttosto che per quelli mediterranei. L’Italia dunque è la prima ad essere danneggiata".

"Non si tratta di essere protezionisti – prosegue Guidi – né tantomeno di essere contrari alla crescita di Paesi che vivono in condizioni di maggiori difficoltà dell’area del Mediterraneo, ma accordi del genere non risolvono problemi di crescita, bensì creano situazioni di nuova povertà, danneggiando un settore come quello agricolo che sta affrontando una crisi senza precedenti".

"In Marocco – pone in evidenza il presidente di Confagricoltura – il fattore principale che concorre alla formazione del prezzo dell’ortofrutta è il costo della manodopera. I salari percepiti dagli operai agricoli nordafricani sono nell’ordine di 5 euro al giorno. Inoltre, non esistono garanzie che la sicurezza alimentare sia basata su principi e procedimenti del tutto analoghi ai nostri".

"Quello sottoscritto è un accordo squilibrato – conclude Mario Guidi – che certo non salvaguarda i principi di reciprocità delle condizioni produttive, che devono necessariamente essere alla base di qualsiasi intesa, bilaterale e non, che l’Unione Europea voglia fare con i Paesi terzi. Reciprocità che garantisca agli operatori economici di ciascun Paese la possibilità di competere, con pari condizioni di concorrenza".

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