MIOORTO, L’EXPORT HA FATTO BOOM: LE INSALATE PRONTE ATTERRANO IN KAZAKISTAN

Uno sviluppo continuo e crescente sui mercati esteri attraverso nuovi investimenti e progetti. Questa la strategia della società agricola Mioorto di Bergamo, che negli ultimi anni ha accelerato in maniera decisa sull’export. “Lo scenario italiano è stabile ma ormai saturo”, afferma Marco Bertoli (nella foto), titolare dell’impresa lombarda, specializzata nelle insalate di IV gamma.

 

  

 

“Per questo stiamo puntando molto sull’esportazione, sebbene il mercato italiano rimanga importante e ancora il nostro fiore all’occhiello”, aggiunge Bertoli. Mioorto oltre all’Italia è presente in altre otto nazioni, prevalentemente nel Nord Est europeo: Germania, Austria, Polonia, Romania, Bulgaria, Slovenia, Croazia e da due anni nella Federazione Russa. “A breve – rivela il manager bergamasco – saremo anche in Repubblica Ceca e Ungheria”.

Per capire il peso che sta assumendo l’export basta dare un’occhiata ai dati: se nel 2006 le esportazioni dell’azienda non arrivavano al 10% del venduto, nel 2011 sono schizzate al 35%.

Ma le sfide lanciate dalla ditta di Carobbio degli Angeli non finiscono qui:l’ultima frontiera esplorata si chiama Kazakistan. Le insalate in busta vengono spedite nel Paese dell’ex repubblica dell’Unione Sovietica via aereo. “Stiamo avendo dei riscontri molto positivi e stupiti riguardo all’efficienza del servizio. Questo riconoscimento ci dà pure un certo orgoglio. Cercare nuovi mercati: credo sia questa la strada giusta per rimanere competitivi sul mercato”.

Emanuele Zanini

emanuele.zanini@corriereortofrutticolo.it

 

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