POMODORO CINESE, GARDINI: “LA CONDANNA GETTA LUCE SU REITERATI SOPRUSI DI FALSA CONCORRENZA”

“Una sentenza che getta finalmente luce su reiterati soprusi e tentativi maldestri di spacciare come made in Italy il concentrato di pomodoro proveniente dalla Cina”. Con queste parole il presidente di Fedagri-Confcooperative Maurizio Gardini, anche a nome di Legacoop Agroalimentare e Agci Agrital, commenta la sentenza del tribunale di Nocera Inferiore.

Il tribunale campano ha condannato un imprenditore campano per aver etichettato come ‘prodotto in Italia’ quantitativi di triplo concentrato di pomodoro cinese (leggi news).

“Bene ha fatto il giudice – così prosegue Gardini – a sentenziare che la lavorazione del concentrato di pomodoro proveniente dalla Cina, con l’aggiunta di acqua e sale, non è da considerarsi una ‘lavorazione sostanziale’ che possa consentire di immettere il prodotto sul mercato, in particolare quello estero, con l’ingannevole dicitura made in Italy”.

“Come cooperazione agroalimentare siamo da sempre in prima linea nella difesa del prodotto italiano – conclude il presidente di Fedagri – e non possiamo non accogliere con viva soddisfazione la notizia di questa sentenza. Sentenza che assume un rilievo ancora più significativo poiché arriva in un momento difficile per la campagna 2012 del pomodoro da industria, partita proprio in queste settimane sotto cattivi auspici, con prezzi alla produzione in calo dovuti agli stock di prodotto in aumento, anche a seguito della crisi e del calo dei consumi. Eliminare la concorrenza del pomodoro cinese può dare un importante sollievo al settore”.

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