FRUTTA SECCA, NUCIS: “NEL 2011 IMPORTATI PRODOTTI PIÙ SANI”

Nucis Italia, la rappresentanza italiana della Fondazione Mondiale Nucis che si occupa della divulgazione delle qualità salutistiche della frutta secca, manifesta apprezzamento per la pubblicazione del Reg. 274/2012 che riduce la frequenza dei controlli in importazione per la presenza di aflatossine nelle nocciole turche e nelle noci del Brasile.

Questo, come si legge in un comuicato, è il risultato dell’ottimo lavoro svolto sul fronte della prevenzione dalla Commissione Europea e dagli operatori del settore e che, di fatto, ha consentito di ridurre sensibilmente il numero delle partite contaminate entrate in Europa.

Gli ultimi dati ufficiali ci dicono che dal 2008 al 2011 le partite contaminate di nocciole turche rigettate all’ingresso nell’Unione sono passate da 61 a 16 unità, mentre quelle di noci del Brasile da 4 a zero.

Questa è la corretta chiave di lettura del provvedimento ed il risultato di una massiccia campagna di sensibilizzazione accuratamente preparata e portata avanti dalla Commissione Europea che ogni anno investe ingenti fondi nel controllo dei contaminanti sui prodotti in arrivo alle frontiere ed in missioni presso le zone di produzione per verificare il rispetto delle specifiche con le quali vengono effettuate le analisi sulla frutta secca destinata alle nostre tavole.

Tutti i prodotti soggetti a controllo per le aflatossine devono viaggiare con un certificato di analisi emesso dalle autorità del paese esportatore e successivamente vengono controllati alle frontiere comunitarie secondo una frequenza stabilita dal Reg. 1152/2009 (a cui il reg. 274/2012 di cui stiamo parlando porta solo alcune modifiche).

Per il controllo vengono applicati metodi di campionamento molto rigidi con costante aggiornamento tecnico e teorico da parte degli addetti alle verifiche (a proposito non risulta che il Reg. 401/2006 si stato abrogato, anzi è stato recentemente modificato introducendo una procedura specifica per i fichi secchi), metodi che in futuro potranno portare ad una ulteriore riduzione o ad un aumento della frequenza dei controlli proprio sulla base delle statistiche relative al periodo antecedente.

E’ con grande rammarico che Nucis Italia debba registrare ancora una volta la divulgazione di notizie che fanno male al prodotto frutta secca, le cui peculiarità salutistiche andrebbero invece esaltate.

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