MACFRUT SULLE ORME DEL “MANIFESTO DI BOLOGNA”

Le prime risposte agli input lanciati dal “Manifesto di Bologna” si concretizzeranno al Macfrut di Cesena, il prossimo settembre: la promessa è del presidente della fiera romagnola, Domenico Scarpellini (nella foto), che ricorda come "il documento presentato ad aprile affondi  le radici proprio in Macfrut 2011, quando ne furono poste le “basi”, poi divenute i 5 punti di Rabboni". 

“Insieme a operatori ed associazioni della filiera ortofrutticola, fra cui le centrali cooperative, e lo stesso Ministro Catania – dice Scarpellini – ho condiviso le indicazioni illustrate dall’Assessore regionale dell’Emilia Romagna Rabboni al  convegno di Bologna dello scorso aprile e credo che queste prospettive, su cui in tanti si stanno già impegnando, possano fornire risultati che potremo in qualche modo rendere espliciti nel corso dell’edizione 2012 di Macfrut, a Cesena dal 26 al 28 settembre”. 
E Scarpellini  va oltre parlando dello sforzo verso i mercati esteri che rimane un essenziale impegno per tutta la filiera italiana, come ribadito a Bologna: “Stiamo presentando Macfrut in alcuni Paesi dell’Est Europa (Ungheria, Repubblica Ceca, Polonia e, soprattutto, Russia) in quanto sono mercati in espansione e che chiedono la qualità italiana, non solo come prodotto, ma anche tecnologie e macchinari. Inoltre   siamo partner di Istituzioni Regionale e nazionali nelle mission che si stanno preparando per l’India e il Brasile, allo scopo di ampliare il raggio d’azione delle nostre imprese e per consolidare i contatti in due mercati di fortissimo sviluppo”.

 

 

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