CIA: STRETTI NUOVI ACCORDI CON LA SLOVENIA

Riforma della Pac post 2013 e attribuzione delle risorse agli agricoltori, rapporto tra agricoltura e ambiente, politiche mediterranee, sviluppo delle agrienergie da legno. Sono stati questi alcuni dei temi al centro di un incontro a Lubiana fra il presidente della Cia Giuseppe Politi e il ministro dell’Agricoltura e dell’Ambiente della Slovenia Franc Bogovic (nella foto).

La missione in Slovenia, che segue quelle compiute in Albania e Croazia, rientra nel mandato che il presidente della Cia ha ricevuto dal Consiglio dell’Organizzazione mondiale degli agricoltori (Oma) per le relazioni con le organizzazioni agricole del bacino del Mediterraneo. L’incontro con le istituzioni di Lubiana e con i massimi esponenti dell’agricoltura slovena ha permesso a Politi di stringere importati accordi di collaborazione e cooperazione, da sviluppare attraverso rapporti più stretti, fatti di scambi di visite e di reciproche esperienze, e il consolidamento del partenariato tra le organizzazioni agricole nell’ambito dei progetti di sviluppo agricolo e rurale. Intese che vedono anche un’azione congiunta per una riforma della Pac orientata all’equilibrio e alla tutela degli interessi degli agricoltori.

Nel corso dell’incontro a Lubiana – al quale hanno partecipato anche il presidente della Camera dell’Agricoltura slovena Smrkolj e il presidente Associazione agricoltori della Cia Kmecka Zveza Franc Fabec – il presidente della Cia ha, in particolare, sottolineato in relazione alla nuova Pac che “le risorse, che si annunciano sempre più esigue, devono essere destinate ai veri agricoltori professionali, alle aziende che operano nel mercato dei prodotti e del lavoro. Per tale ragione ci battiamo con fermezza per dare forte sostegno agli imprenditori agricoli, non i percettori delle rendite fondiarie e parassitarie. La Pac 2014-2020 deve porre al centro la vera agricoltura e le imprese agricole”.

“Per la Cia la nuova Pac – ha ribadito Politi – deve avere precisi obiettivi: l’efficienza del mercato; il rafforzamento delle organizzazioni di produttori; la diffusione dell’economia contrattuale; valide misure per favorire il ricambio generazionale; il sostegno degli strumenti (assicurazioni e fondi di mutualità) per contenere gli effetti della volatilità dei prezzi e delle crisi di mercato”. L’agricoltura in Slovenia contribuisce per il 6 per cento alla formazione del Prodotto interno lordo (Pil). In questi ultimi anni il governo di Lubiana sta sostenendo il processo di specializzazione delle aziende agricole. Un’azione che vede protagonista la Camera dell’agricoltura, che ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo del settore agricolo e migliorare le condizioni sociali nel territorio rurale.

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