SIGLATO ACCORDO INTERPROFESSIONALE PER VENDITA DI PESCHE E NETTARINE

Ortofrutta Italia, l’Organismo Interprofessionale del comparto ortofrutticolo nazionale, ha trasmesso oggi al Ministero delle Politiche Agricole per le verifiche di competenza, l’accordo 2012 per la commercializzazione delle pesche e delle nettarine, deliberato all’unanimità dei presenti dal Consiglio di Amministrazione alla fine della scorsa settimana.

"L’accordo – come spiega in una nota il presidente di Ortofrutta Italia, Ottavio Guala (nella foto) – con la sua tempestività e con le sue chiare specifiche di miglioramento della qualità e della commercializzazione delle pesche e delle nettarine in Italia, è la prima vera risposta della filiera alla terribile risultante fra le previsioni produttive europee ufficiali e la prevedibile stagnazione/riduzione dei consumi, in particolare nel nostro Paese.

Il merito dell’accordo prevede la non immissione sul mercato del fresco di prodotto classificato come seconda categoria in base alle normative UE, di qualunque origine o provenienza, nonché dei frutti di calibro D a partire dal 1° giugno 2012. Per i frutti di calibro C è ammessa l’immissione sul mercato limitatamente alle cultivar a maturazione precoce e medio-precoce.

Il testo trasmesso al Ministero propone che la pubblica amministrazione accompagni l’accordo con iniziative di promozione istituzionale per le pesche e le nettarine al fine di incentivarne i consumi in concomitanza con la centralità della campagna; che vengano adottati provvedimenti straordinari a favore di tutti i produttori in caso di crisi di mercato e che, infine, vi sia una immediata iniziativa dello stesso Mipaaf in sede comunitaria con l’obiettivo di una sostanziale omogeneizzazione di comportamento nei principali Paesi produttori, attivandone gli omologhi strumenti interprofessionali.

L’accordo su pesche e nettarine si inserisce all’interno di un più generale “Protocollo d’Intesa della Filiera Ortofrutticola Nazionale” che il Consiglio di Amministrazione di Ortofrutta Italia ha deliberato con l’adesione unanime dei presenti, raccogliendo il costruttivo stimolo del Ministero ad un vero cambiamento nei rapporti di filiera, aggiornandone anche alcuni aspetti formali e rafforzando gli strumenti interprofessionali, in coerenza con quanto Governo e Parlamento hanno recentemente decretato con l’articolo 62 del provvedimento di inizio anno sulla semplificazione.

Questo Protocollo di Intesa descrive l’obiettivo comune delle parti di assicurare fluidità all’azione della filiera ortofrutticola italiana, valorizzando il prodotto nazionale e garantendo il reddito del produttore, nel rispetto degli interessi degli operatori della filiera e dei consumatori. Con la stessa metodologia utilizzata per il comparto peschicolo – formulazione di una proposta tecnica degli operatori componenti uno specifico Comitato di Prodotto, dopo l’analisi dei dati obiettivi e delle tendenze di mercato – si potranno declinare successivi accordi interprofessionali per le prossime produzioni e per le filiere che lo richiederanno.

L’assenza dei rappresentanti della Distribuzione organizzata non inficia la grande rappresentatività degli accordi deliberati ed, anzi, esalta il ruolo di valorizzazione e promozione della qualità del prodotto nazionale svolto dagli operatori grossisti dei mercati e dei centri agroalimentari italiani e dagli operatori commerciali “privati”.

L’accordo interprofessionale sul comparto peschicolo rappresenta anche un forte presidio che sostiene l’impegno dei produttori e delle loro strutture di lavorazione per gli interventi agronomici (al netto degli eventi atmosferici) e di confezionamento necessari alle specifiche concordate, con l’obiettivo di veri cambiamenti per non ripetere la disastrosa campagna del 2011.

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