Lunedì 4 giugno il Consiglio Direttivo del Sindacato provinciale Dettaglianti Ortofrutticoli di Milano, all’unanimità e per acclamazione, ha rinnovato la fiducia al Presidente uscente, Dino Abbascià (nella foto), ed ai Vice Presidenti Francesco Agrimi e Michele Gumina, in rappresentanza, rispettivamente degli operatori della provincia di Milano e della città.
Con l’occasione, il Consiglio Direttivo ha tracciato le linee guida dell’attività politico-sindacale dei prossimi tre anni. I punti di maggior rilevanza del programma presentato dal Presidente Abbascià sono stati: riqualificazione funzionale e strutturale dell’Ortomercato; definizione di un programma di confronti con l’Amministrazione comunale finalizzata alla tutela ed allo sviluppo del commercio di vicinato; sviluppo di azioni promo-commerciali con le aziende di settore per favorire il matching tra domanda ed offerta, nell’ottica dello sviluppo del “BtoB” operatori/venditori all’ingrosso/ consumatori; sviluppo di azioni tese a promuovere il concetto di valore nutrizionale di frutta e verdura; sviluppo delle politiche di tutela e salvaguardia del concetto del “mangiar sano” attraverso incontri a tema; partecipazione ad eventi in collaborazione con le categorie del food di Confcommercio, nell’ottica dello sviluppo di merito del Coordinamento di Filiera: la “Casa del Cibo”.
Il Presidente Abbascià si è detto soddisfatto per la convergenza sostanziale e formale sul programma presentato ai colleghi. “Oggi – ha detto – abbiamo posato un’altra pietra per la realizzazione di fatto, della Casa del Cibo. Un polo d’eccellenza che deve diventare il fulcro della nostra vita associativa. Presso i Caselli di Porta Venezia, insieme a tutte le rappresentanze delle categorie del Food di Confcommercio, abbiamo l’obbligo morale di concretizzare un progetto unitario, peraltro ben avviato. Ciò, con l’obiettivo primario di rilanciare il valore sociale e commerciale delle nostre categorie. Il food è stata la colonna portante di Confcommercio, alla nascita, e rimarrà tale, sempre. Un grazie di cuore, poi, a tutti i colleghi, o meglio amici veri, che hanno riposto in me e nei miei Vice Presidenti, la loro fiducia. La coesione, il senso di appartenenza della categoria che mi pregio di rappresentare è qualcosa di unico ed emozionante".
