PORTI ITALIANI A SHANGHAI. MASSIDDA (CAGLIARI): “IL GOVERNO CI AIUTI”

Non usa mezzi termini Piergiorgio Massidda (foto), presidente dell’Autorità portuale di Cagliari, giunto in Cina con la delegazione Assoporti, di cui fa parte anche Paolo Piro, presidente dell’Autorità di Olbia e Golfo Aranci, sulla situazione della portualità sarda rispetto al mondo. Lo fa da Shanghai, dove la delegazione partecipa alla fiera Transport and Logistic.

Si tratta di una delle più significative in uno dei mercati più importanti al mondo. ”Ci dobbiamo dare una mossa – dice all’Ansa Massidda – altrimenti facciamo una guerra fra poveri. Il Governo ci deve aiutare per migliorare le diversità della nostra offerta che rappresentano la nostra ricchezza”.

”Noi a Cagliari ci siamo ritagliati una nicchia – ha aggiunto Massidda – siamo in diretta concorrenza con Tangeri, ma rispetto a questi paghiamo una burocrazia disastrosa, nonostante la nostra grande professionalita’ e costi competitivi. Non capisco perché se lo Stato ci versa soldi questi sono aiuti di stato per l’Unione europea, e la stessa Ue invece elargisce contributi ai porti africani. Al Governo italiano chiediamo un aiuto per superare gli ostacoli spesso frapposti da Bruxelles verso il quale ci mostriamo talvolta supini. Noi aggrediamo il mercato, ma senza gli aiuti governativi in termini di semplificazione, non possiamo vincere”.

”Il mercato cinese è una grande opportunità, sia in termini di merci che di possibilità di investimenti. Noi siamo molto efficienti – ha continuato Massidda – arrivare da noi in Sardegna o in Italia, costa meno che andare oltre, in Nord Europa o in Spagna, soprattutto in termini di carburante. I cinesi sono consapevoli di questo e ci stanno guardando sempre con occhio piu’ interessato”.

Dello stesso parere è anche Piro per il quale: ”L’offerta della nostra autorità portuale è molto variegata. La vicinanza con la Spagna, Francia, l’Italia continentale ci pone in una situazione baricentrica che pare interessare agli operatori cinesi. Inoltre siamo in grado di proporre situazioni positive sia per quanto riguarda i container (puntiamo ad aumentare quelli auto) sia per l’offerta turistica che crocieristica. Siamo qui anche per trovare investitori, perche’ no. Abbiamo ampi spazi e possiamo crescere”. (fonte: Ansa)

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