NASCE ITALIA ORTOFRUTTA: FIRMATO ATTO DI FUSIONE TRA UIAPOA E UNACOA

A seguito della firma da parte dei presidente delle Unioni Nazionali UIAPOA ed UNACOA dell’atto notarile di fusione, con l’approvazione dello statuto della nuova Unione Nazionale denominata ITALIA ORTOFRUTTA, avvenuta nel corso dell’assemblea straordinaria tenutasi a Roma il 6 giugno si è completato il processo di unificazione tra UIAPOA e UNACOA.

“Questo nuovo soggetto – ha affermato il Presidente di ITALIA ORTOFRUTTA Ibrahim Saadeh (nella foto) – conta su una compagine associativa di 133 organizzazioni di produttori dislocate sull’intero territorio nazionale e dedite alla produzione e commercializzazione di tutte le eccellenze ortofrutticole del Made in Italy per oltre 6.100.000 tonnellate di produzione e per un valore superiore ad 1,7 miliardi di euro e rappresenta tra il 15 e il 20% della produzione vendibile ortofrutticola nazionale e oltre il 35% di quella del sistema organizzato. Si è concluso pertanto un processo di integrazione ispirato al perseguimento dell’obiettivo di semplificazione della rappresentanza ed al rafforzamento della tutela delle Organizzazioni dei produttori associate. In perfetta sintonia con il Presidente il vice presidente vicario Carmelo Vazzana, afferma che, ITALIA ORTOFRUTTA rappresenta una prima risposta, da tempo attesa, rispetto alla frammentazione della rappresentanza all’interno del panorama ortofrutticolo nazionale che oggi tuttavia potrà disporre di uno strumento più efficace per affrontare le problematiche del comparto ortofrutticolo.

“Siamo consapevoli – conclude il Presidente Ibrahim Saadeh – che il progetto di unificazione delle nostre due Unioni non è di per sé sufficiente, e tanto meno risolutivo per la grave crisi del nostro settore e per i tanti problemi che lo attanagliano, per questo ci auguriamo che il nostro progetto possa servire da incentivo e stimolo per altre nuove iniziative. Ci rendiamo disponibili fin d’ora – e sarà un nostro preciso impegno – a continuare gli sforzi per cercare nuove convergenze ed ulteriori nuove ipotesi d’aggregazione (mi riferisco alle altre forme di rappresentanza sia cooperative sia private). Il tutto nella convinzione che una più forte e semplificata rappresentanza costituisca un valore aggiunto non solo per i nostri soci, ma per tutta la filiera".

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