Nel corso del Comitato di Gestione di mercoledì scorso, la Commissione Europea ha dato il via libera all’aumento di numerosi prezzi di ritiro di prodotti ortofrutticoli. La misura prevede un aumento minimo del 20% dei prezzi medi per sei prodotti (nettarine e pesche escluse) e del 30% per 11 ortofrutticoli, se distribuiti gratis.
I sei ortofrutticoli che ottengono un aumento minimo del 20% sono i pomodori invernali, l’uva, le albicocche, le pere, le melanzane e i meloni. Gli stessi ottengono un aumento superiore al 30% se vengono distribuiti gratuitamente, come del resto stabilito per i cavolfiori, le mele, le angurie, le clementine e i limoni.
Tra le novità c’è quindi l’introduzione di un prezzo di ritiro per i pomodori invernali – prodotti dal primo novembre al 31 maggio – pari a 27,45 euro il quintale per la distribuzione gratuita e a 18,30 euro per altre destinazioni. I prezzi di ritiro dei meloni vengono quasi quadruplicati: da 6 euro il quintale passano a 31,37 euro per la distribuzione gratuita e a 29,21 euro per le altre destinazioni. Le melanzane salgono da 5,96 euro a 22,78 euro per 100 chili se distribuite gratis e a 15,19 per altri usi, mentre il prezzo dell’uva passa da 12,03 a 39,16 euro il quintale per la distribuzione gratuita e a 26,11 euro per altre destinazioni.
Il nuovo regolamento introduce anche diverse flessibilità per le organizzazioni di produttori e consente una migliore applicazione del prezzo di entrata nell’Ue degli ortofrutticoli provenienti dai paesi terzi.
Il provvedimento non è stato esente da critiche, mosse in primis da Ambrogio De Ponti di Unaproa secondo il quale "la Commissione ha partorito un topolino" (leggi news completa)
Nella tabella qui sotto nel dettaglio i prezzi di ritiro per i vari prodotti ortofrutticoli
