MACFRUT, ITALIA ORTOFRUTTA: “REGOLE PIÙ CHIARE E SOSTEGNO AI REDDITI”

Regole chiare e inequivocabili, misure di sostegno più efficaci, e maggiore attenzione per la tutela ambientale e la salvaguardia del reddito dei produttori”. Queste le richieste di Italia Ortofrutta Unione Nazionale sull’OCM ortofrutta. Se ne è parlato al Macfrut di Cesena, durante il convegno organizzato dall’Unione presieduta da Ibrahim Saadeh (nella foto).

Un patrimonio, quello dei fondi di esercizio, di circa 413 milioni di euro, con un incremento – per quanto riguarda le somme ricevute dall’Italia – pari al 36% nel periodo 2002/2010. Durante l’incontro al Macfrut, intitolato “Esigenze e proposte dell’ortofrutta organizzata nel quadro complessivo di riforma degli strumenti di sostegno”, il presidente di Italia Ortofrutta Saadeh, ha ribadito l’importanza dell’OCM per il settore ortofrutticolo e la centralità, in essa, del ruolo delle Organizzazioni di Produttori (OP) e delle funzioni loro attribuite. Inoltre, ha posto in rilievo che “quello ortofrutticolo rimane un modello da imitare nell’ambito della definizione delle nuove regole della PAC (Politica Agricola Comunitaria)”.

Per Italia Ortofrutta, infatti, l’OCM è e deve essere sempre più politica di sostegno virtuosa che premi un modello di agricoltura competitiva in grado di reggere il confronto con i mercati. Del medesimo avviso, il direttore dell’Unione, Vincenzo Falconi, che ha richiamato l’attenzione sull’opportunità – in questa delicata fase di scrittura definitiva della PAC – di rafforzare la competitività delle OP e di perseguire obiettivi maggiori, se necessario attraverso la creazione di nuovi strumenti di sostegno. In particolare, Falconi ha individuato cinque aree – prevenzione e gestione delle crisi, demarcazione tra Piani di Sviluppo Rurale e OCM, misure di sostegno accoppiato, tutela dell’ambiente e Rete Ortofrutticola – e, per ciascuna di esse, ha suggerito correttivi e possibilità di miglioramento. Si va, ad esempio, dalla necessità di definire regole di complementarietà e coerenza tra OCM e Sviluppo Rurale, la cosiddetta “demarcazione”, alla revisione del Fondo Mutualistico in modo da renderlo strumento di sostegno con durata poliennale e valenza anticiclica. E ancora: dalla possibilità di applicare un greening in regime semplificato o al totale esonero da esso, in virtù del fatto che le OP attivano già – per imposizione dell’OCM e pure tramite il programma operativo – attività e investimenti idonei alla tutela dell’ambiente, all’istituzione di una “Rete Ortofrutticola Nazionale” di cui facciano parte, oltre agli operatori, anche le amministrazioni del settore preposte all’applicazione della Strategia Nazionale.

Un tema, quello della Rete Ortofrutticola, sul quale il dottor Giuseppe Blasi, Capo Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale presso il Mipaaf, ha dichiarato sostanziale disponibilità del dicastero. Blasi ha raccolto pure altre sollecitazioni di Italia Ortofrutta: sul tema dell’ammissibilità dei costi legati alla Gestione Ecologica Imballaggi (GEI), ad esempio, ha annunciato il ricorso alla Corte di Giustizia da parte dell’Italia per non penalizzare il settore con spese giudicate non eleggibili al sostegno. L’onorevole Paolo Russo, Presidente della Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati, ha espresso apprezzamento per la fusione da cui è nata Italia Ortofrutta, giudicandola “elemento di modernità” e non mera aggregazione tra soggetti simili.

Allo stesso modo, ha notato l’assenza di richieste di fondi, una serie di proposte concrete e la domanda di “norme chiare e intellegibili”, chiedendosi, ad esempio, se in Italia valga la pena di avere 21 differenti Piani di Sviluppo Rurale. Sul tema del greening, infine, ha espresso soddisfazione per le proposte dell’Unione pur consigliando attenzione per “evitare furbizie e fughe in avanti da parte di qualcuno”.

Nella conclusione dei lavori, Gianni Petrocchi, Delegato di Consiglio Italia Ortofrutta, ha espresso soddisfazione per l’apprezzamento manifestato sulle proposte lanciate dall’Unione e, in particolare, sulla creazione della Rete Ortofrutticola. Al contrario, Petrocchi si è detto rammaricato e sorpreso dall’iniziativa della Commissione in tema d’imballaggi ecosostenibili. Ciò nonostante, ha subito chiarito che le OP dell’Unione proseguiranno il loro impegno verso il rispetto e la tutela ambientale, poiché profondamente convinte della validità di tale impegno verso un patrimonio che è di tutti. (E. Mùr.)

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