Nuovi investimenti in vista per l’azienda veronese Zamboni, guidata dai fratelli Auerelio e Luca Zamboni, che guidano l’impresa familiare a Vigasio (Verona), specializzata nella logistica-stoccaggio, groupage e trasporto di ortofrutta in gran parte d’Italia attraverso oltre 80 camion dotati di celle a temperatura controllata.
L’intento della ditta scaligera è realizzare nuovi spazi e rampe per allargare l’attuale movimentazione: oltre 700 pedane di prodotti al giorno. tutto l’anno. L’obiettivo è effettuare un nuovo investimento intorno ai 3 milioni di euro, spiegano a L’Arena i due fratelli. L´azienda fattura circa 14 milioni di euro con il lavoro della famiglia, di una ventina di dipendenti (oltre ai collaboratori delle cooperative), alcuni mezzi propri e una settantina di padroncini da coordinare.
Per la Zamboni il centro di maggiore attività per logistica e trasporti di prodotti freschi è a Vigasio. L´hanno realizzato i due fratelli sull´onda del lavoro fatto dal padre Lino, presidente della società, che aveva cominciato trasportando il radicchio rosso di Chioggia al mercato di Milano. Un lavoro di sacrificio, 24 ore al giorno, per coordinare arrivi, deposito, spedizioni e ritorni, tenendo conto che si movimenta prodotto fresco, che deve arrivare a clienti e consumatori nel tempo più breve possibile.
Il lavoro è assicurato, ma ci si interroga sul futuro, sulla disponibilità degli italiani a dedicarsi a attività per le quali non si deve guardare l´orologio o la data. "Il fatto che si operi con i padroncini", conferma Aurelio Zamboni, "fa ben sperare perché è un segnale che c´è ancora chi è disposto al sacrificio". D´altra parte il tempo è fondamentale per i grandi clienti di Zamboni, come Lidl Italia, con i prodotti portati dai produttori e dislocati nel magazzino di Vigasio divisi per piattaforma di destinazione o l´olandese Greenery Italia, a Sommacampagna o il Consorzio Piccoli Frutti che si appoggia a Zamboni per spedire lamponi, mirtilli, fragole e more prodotti da una ventina di soci veronesi e trentini. Ci sono poi i piccoli produttori ortofrutticoli che commercializzano direttamente prodotti in piccoli quantitativi. E il groupage rende meno dispendioso il trasporto. (fonte: L’Arena)
