PRODOTTI DI IV GAMMA MINACCIATI DA PARASSITI, I METODI PER PROTEGGERLI

Gli ortaggi già lavati, porzionati e confezionati in sacchetti o vaschette pronte per il consumo, noti come prodotti di IV gamma, sono minacciati da nuovi parassiti che arrivano dai semi. Il Centro di Competenza per l’Innovazione in campo agro-ambientale dell’Università di Torino, Agroinnova, ha perciò messo a punto alcuni metodi innovativi.

Tali metodologie consentono di proteggere le colture, garantendo ai consumatori prodotti in sicurezza. La ricerca è stata al centro della Giornata a Porte Aperte organizzata da Agroinnova presso il Campus Universitario di Grugliasco (Torino) in collaborazione con Bayer CropSciencee.

Quello delle insalate pronto-uso è un vero e proprio fenomeno all’interno del mercato ortofrutticolo mondiale che genera oggi in Italia 900 milioni di euro di fatturato e che vede la produzione italiana al primo posto in Europa e al terzo nel mondo. Gli studi effettuati da Agroinnova negli ultimi 12 anni, in diverse regioni italiane, hanno permesso di evidenziare un numero significativo di nuovi parassiti. La ricerca ha consentito di determinare che gli agenti causali di numerose patologie vengono trasmessi per seme. L’uso di semente infetta, anche con valori di infezione molto bassa, dell’ordine di pochi semi infetti su migliaia,porta a una rapidissima diffusione del patogeno. Da qui la messa a punto di tecniche di difesa a basso impatto ambientale. Al tempo stesso, la concia del seme, effettuata con mezzi chimici (fungicidi), fisici (termoterapia) e biologici o naturali (microrganismi antagonisti, estratti di oli essenziali) consente di ridurre fortemente la gravità e la diffusione in nuove aree della malattia.

“Il successo delle produzioni di IV gamma – commenta Maria Lodovica Gullino, Direttore di Agroinnova – ha comportato un’intensificazione colturale in numerose aree geografiche, alla quale si è accompagnata la comparsa e la diffusione di nuovi parassiti, capaci, se non efficacemente contenuti, di determinare perdite assai gravi”. (Fonte: Ansa)

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