PAC, OGGI A BRUXELLES INCONTRO DECISIVO SULLA RIFORMA

Oggi a Bruxelles i rappresentanti di Parlamento, Commissione e presidenza di turno irlandese del Consiglio europeo si riuniranno per una "difficile ma decisiva" riunione con l’obiettivo di raggiungere un accordo politico sulla riforma della politica agricola comune per i prossimi 7 anni. E’ a portata di mano l’accordo politico sulla nuova riforma dell’agricoltura europea.

Una riforma che rappresenta complessivamente per l’Italia 52 miliardi di euro circa per i prossimi sette anni. Dalle due giornate di negoziati non stop sta emergendo una nuova Pac più equa, in quanto ridistribuisce i suoi aiuti, recuperando situazioni inique della vecchia riforma.

Dalla fine della burocrazia per i piccoli agricoltori alla difesa di aree svantaggiate come la montagna. Nel contempo sottrae finanziamenti a coloro che con l’attività agricola non hanno nulla a che vedere: dai proprietari di terreni da golf e di camping fino a porti, aeroporti e ferrovie che dispongono di terreni agricoli. Ai giovani invece che vogliono installare la loro azienda l’Ue è pronta ad accordare il 25% in più di aiuti, per i primi cinque anni di attività.

“In questi giorni – ha commentato il ministro delle politiche agricole e alimentari Nunzia De Girolamo (nella foto), da domenica alla guida dei negoziatori italiani a Lussemburgo – abbiamo difeso l’identità italiana che anche in agricoltura è molto forte, ponendo con decisione dei ‘paletti’ irrinunciabili per non vedere svenduti i nostri diritti a vantaggio di altri”.

I ministri dell’agricoltura europei quindi, salvo sorprese dell’ultima ora, si preparano a conferire un nuovo mandato negoziale alla presidenza irlandese da sottoporre domani alla commissione agricoltura del Parlamento europeo, che deciderà se dare l’imprimatur o meno all’accordo politico. Tuttavia, per il varo definitivo della riforma bisognerà attendere l’intesa, al momento ancora lontana, tra il Parlamento e Consiglio sul bilancio Ue 2014-2020. Il Parlamento l’ha ribadito: “senza un accordo sul quadro finanziario non c’è accordo su nulla”. Allo stato attuale, il ministro De Girolamo si dice soddisfatta dei molti risultati positivi raggiunti. Tra gli altri, le condizioni per ridurre le differenze sugli aiuti che l’Ue versa agli agricoltori di uno stesso Stato membro. Al riguardo, è stato garantito che in nessun modo la decisione possa provocare riduzioni di aiuti al singolo agricoltore superiori al 30%. Nello stesso tempo si garantisce un livello minimo di contributi a tutti gli agricoltori non inferiore al 60% della media nazionale.

"Negli ultimi tre giorni – ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura di Dublino Simon Coveney – al termine della riunione dei 27 a Lussemburgo, la notte scorsa – molto lavoro è stato fatto dalle tre istituzioni per cercare di raggiungere un accordo per una crescita del settore agricolo graduale, sostenibile e che guarda al futuro. Se si può dire che abbiamo trovato l’accordo di principio su diversi temi, abbiamo però ancora un po’ di strada da fare per un accordo politico globale".

Per questo, ha concluso Coveney, il "trilogo finale" di oggi a Bruxelles sarà "difficile ma decisivo". La riforma della Pac riguarda il periodo 2014/2020 ed è strettamente connessa al negoziato sul bilancio dell’Ue per lo stesso periodo, ancora in discussione. (fonte: Ansa)

 

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