CRESCITA A DUE CIFRE (+13%) PER L’EXPORT DI SEMENTI ITALIANE, IN TESTA LE ORTICOLE

Crescita a due cifre per le esportazioni di sementi italiane che nel 2012 fanno segnare un +13% e hanno raggiunto un valore di 255 milioni di euro. Dopo il +25% già registrato nel 2011 è il terzo anno consecutivo con un segno positivo per il settore. È questo il dato che emerge dalle statistiche ISTAT sugli scambi nel 2012 di sementi con gli altri Paesi.

“L’Italia si conferma ai primi posti nel mondo nella moltiplicazione delle sementi – ha commentato Paolo Marchesini (nella foto), Presidente di Assosementi, l’associazione che rappresenta in Italia l’industria sementiera. L’obiettivo adesso è di crescere ancora e confido che l’intesa di filiera sottoscritta con il Ministero delle Politiche agricole lo scorso marzo possa aiutarci a sviluppare una maggiore integrazione tra le figure coinvolte, così che il nostro Paese possa diventare sempre di più un punto di riferimento nel bacino del Mediterraneo per la produzione e la fornitura di sementi di alta qualità”.

A trainare le esportazioni il settore sono le sementi da orto, il cui valore ha raggiunto i 95 milioni di euro. Indicazioni positive vengono anche dal comparto delle foraggere che in particolare con l’erba medica arriva a registrare un +60% rispetto all’annata precedente. Segnali positivi inoltre dal settore del riso, con un avanzo netto di 10 milioni tra import ed export dovuto soprattutto al fatto che il 20% della produzione di sementi è ormai destinato ai mercati esteri.

Una conferma poi la barbabietola da zucchero (export per 33 milioni di euro contro un import di 13), mentre da sottolineare l’ottima performance delle oleaginose, soprattutto per effetto del girasole (14 milioni il valore delle esportazioni nel 2012 contro gli 8 del 2011). Parallelamente le importazioni di sementi hanno raggiunto i 310 milioni di euro nel 2012, facendo registrare un lieve calo rispetto ai 318 milioni del 2011. Emerge così che il bilancio degli scambi è sempre negativo, ma la forbice si è ristretta e il passivo nel 2012 è stato di soli 55 milioni di euro rispetto ai 90 del 2011. La contrazione è da addebitare soprattutto alle minori importazioni sia in valore che in quantità di sementi come mais, patate da seme, erba medica ed altre foraggere.

 

Le prime cinque produzioni di sementi esportate e importate a valore (milioni di euro, 2012)

Fonte: Indagine ISTAT

 

 

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE

L'iscrizione è quasi completata... Ora dobbiamo solo verificare il tuo indirizzo email, e per farlo ti abbiamo mandato un messaggio con un link di conferma.