STOP ALLA PATATA OGM, SODDISFATTE COLDIRETTI E CIA

La decisione del Tribunale dell’Ue di annullare le autorizzazioni della Commissione europea sulla commercializzazione della patata geneticamente modificata “Amflora” (leggi news) è una buona notizia, tanto più che la maggior parte dei consumatori e dei produttori in Europa si muove in direzione opposta agli Ogm. Ad affermarlo è la Cia, Confederazione italiana agricoltori.

"E’ altrettanto vero che, ancora una volta, ci troviamo davanti all’assoluta mancanza di una linea di condotta coerente tra le istituzioni comunitarie su questo tema delicato", spiega nella nota la Cia. "Non solo quasi due cittadini su tre in Ue sono contrari ai cibi “biotech”, ma la stessa superficie agricola comunitaria dedicata alle colture geneticamente modificate è più che esigua, con solo 5 Paesi coinvolti (Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania) e neppure 129 mila ettari di mais transgenico piantati nel 2012 su un totale di 170 milioni di ettari di superficie agricola utilizzata nell’Ue. In ogni caso, su una materia così rilevante e che investe tutta la società, dagli agricoltori ai consumatori, non servono imposizioni, né in un senso né nell’altro, ma vanno riconosciute e garantite la sovranità e l’autonomia dei singoli Stati.

Ci deve essere la libera scelta dei cittadini – sottolinea la Cia -. In questo senso il governo italiano deve far sentire la sua voce e procedere al più presto all’attivazione della clausola della salvaguardia. L’80 per cento degli italiani è assolutamente contrario agli Ogm -evidenzia la Cia- che, tra l’altro, sono incompatibili con l’agricoltura italiana, che è fortemente legata alla molteplicità di territori e tradizioni.

L’omologazione a cui gli organismi geneticamente modificati conducono metterebbe a rischio gli oltre 5.000 prodotti tipici che rappresentano la spina dorsale dell’enogastronomia italiana. Veri e propri gioielli del “made in Italy” che da un lato sono autentiche calamite per il turismo enogastronomico, un comparto che vale 5 miliardi, e dall’altro contribuiscono a far volare l’export agroalimentare nel mondo, con cifre da record che a fine 2013 potrebbero arrivare a 34 miliardi di euro.

La nostra posizione sugli Ogm insomma – conclude la Cia – non scaturisce da una scelta ideologica, ma dalla consapevolezza che la loro utilizzazione può annullare la nostra idea di agricoltura e, quindi, l’unico vantaggio competitivo dei suoi prodotti sui mercati: qualità, origine, tracciabilità, biodiversità, tipicità”.

 

Pure Coldiretti soddisfatta dello stop imposto alla patata Amflora. "Lo stop alla patata geneticamente modificata è accolto positivamente da 8 cittadini su 10 (76 per cento) che sono contrari all’utilizzo di organismi geneticamente modificati (Ogm) nell’agricoltura in Italia, dove si è giustamente fatta la lungimirante scelta di non coltivare biotech", spiega la Coldiretti nel commentare positivamente la decisione del Tribunale dell’Unione Europea di annullare le autorizzazioni della Commissione Ue per l’immissione in commercio della patata ogm Amflora della Basf poiché secondo la sentenza di Lussemburgo sono state violate le norme procedurali per l’autorizzazione degli ogm nell’Ue.

Con questa decisione, nonostante le proprietà miracolistiche propagandate dalle grandi multinazionali che producono ogm,  sono rimasti solo cinque su ventisette i paesi (Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania) a coltivare Ogm nell’ Unione Europea, con appena 129mila ettari di mais transgenico MON810  piantati nel 2012. Una percentuale irrisoria – spiega la Coldiretti – della superficie agricola comunitaria pari a molto meno dello 0,001 per cento della superficie totale di 160 milioni di ettari coltivati in Europa, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati ISAAA.

Gli organismi geneticamente modificati (Ogm) in agricoltura – conclude la Coldiretti – non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale e alimentare, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell’omologazione e il grande nemico della tipicità, della distintività e del Made in Italy.

 

 

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE

L'iscrizione è quasi completata... Ora dobbiamo solo verificare il tuo indirizzo email, e per farlo ti abbiamo mandato un messaggio con un link di conferma.