A MILANO IL LANCIO NAZIONALE DI F.I.CO

Oltre cento giornalisti hanno partecipato al lancio nazionale della Fabbrica Italiana Contadina promossa dal Centro Agroalimentare di Bologna con il supporto fondamentale del guru della distribuzione alimentare Oscar Farinetti (nella prima foto dall’alto) e di altri investitori. Il progetto è stato presentato al Circolo della Stampa di Milano.

Presenti le maggiori testate nazionali da il Sole24Ore al Corriere della Sera, da Repubblica a La Stampa. Sono stati lo stesso Oscar Farinetti e il presidente del Caab Andrea Segrè (nella foto sotto) a polarizzare l’attenzione spiegando la grande sfida di F.I.CO, in controtendenza rispetto alla fase di crisi della nostra economia. Sorprende la convinzione degli investitori in un progetto tanto impegnativo per il quale sono stati già raccolti 40 milioni di euro e che ha attirato l’interesse, nelle scorse settimane, di un investitore cinese pronto ad intervenire con non meno di 20 milioni di euro.

L’originalità di F.I.CO, come hanno spiegato Segrè e Farinetti, consiste nella realizzazione di un riferimento unico nel suo genere per la divulgazione e la vendita del made in Italy alimentare. I presupposti stanno in queste cifre: nell’area metropolitana di Bologna risiede un milione di persone; l’Emilia Romagna attira 9,3 milioni di turisti l’anno; la stessa regione è la seconda in Italia per attività congressuale; le fiere a Bologna attirano un milione di persone all’anno.

Ciò che conta di più tuttavia, come ha ricordato Farinetti, è la tradizione di Bologna nel sistema agroalimentare e gastronomico italiano per la quale F.I.CO si propone come un progetto globale, in grado di attrarre curiosità e visitatori da ogni parte del mondo.

Degli 80 mila metri quadri coperti, che saranno ricavati entro l’anno prossimo nell’area del centro agroalimentare di Bologna, 10.600 saranno dedicati alla ristorazione, 9.300 alla vendita di prodotti alimentari, 2 mila al centro congressi ed eventi e ben 27 mila circa a un parco agroalimentare che sarà una sintesi dimostrativa di come si produce il cibo di qualità in Italia.

Due sono gli elementi portanti del progetto: da una parte la costituzione del fondo di investimento immobiliare battezzato “parchi agroalimentari italiani”, che è e resterà il polmone finanziario dell’iniziativa e, dall’altra parte, Eataly, la creatura di Oscar Farinetti, che sarà il braccio operativo e di gestione di tutta l’operazione. In tempi di crisi F.I.CO rappresenta una sfida difficile. Nella presentazione milanese, i suoi creatori hanno confermato di crederci fino in fondo. (a.f.)

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