GESTIONE DELLE CRISI, MARTINA: “CI ASPETTIAMO UN PIANO OPERATIVO ENTRO MARZO”

Per far fronte ai problemi del comparto agricolo europeo “ci aspettiamo un piano operativo a marzo”. Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina (nella foto), al termine dei lavori del consiglio Agricoltura. Nella riunione di ieri i ministri dei Ventotto hanno affrontato, tra gli altri, anche il tema delle gestioni delle crisi, che per l’Italia dovrebbe tradursi in interventi specifici anche per il settore ortofrutticolo, mentre in generale “i Paesi del Mediterraneo hanno posto con forza” il tema dei prodotti dell’ortofrutta. Alla fine, ha spiegato Martina, è stato chiesto di arrivare al prossimo consiglio Agricoltura di marzo con una serie di proposte operative” per far fronte alle difficoltà dei settori più colpiti.

“Abbiamo ribadito – ha dichiarato il Ministro – la necessità di intervenire con misure straordinarie per la tutela del reddito dei nostri agricoltori e allevatori. I dati di mercato sono evidenti, con un calo dei prezzi che ci preoccupa. Per questo abbiamo chiesto alla Commissione nuove iniziative concrete. Per il settore ortofrutticolo abbiamo evidenziato anche l’urgenza di un sostegno ai produttori di pomodoro. Due le priorità indicate: aumento del prezzo di ritiro differenziato per tipologie di prodotto, attivazione della clausola di salvaguardia prevista nei trattati bilaterali con i paesi del Nord Africa. Anche sul fronte del latte bisogna fare di più, rafforzando il primo intervento dello scorso anno con ulteriori misure che aiutino a contrastare il calo dei prezzi. Ci aspettiamo novità già nelle prossime giornate con un aumento delle quote a disposizione dell’Italia per lo stoccaggio privato dei formaggi. Non c’è più tempo da perdere, vanno create condizioni nuove di intervento nelle crisi. Gli strumenti attuali sono inadeguati rispetto alle necessità delle imprese”.
Il Ministro nel suo intervento ha sottolineato, insieme ad altri Paesi, la necessità di una scelta più decisa della Commissione con nuove disposizioni europee sull’indicazione dell’origine delle materie prime in etichetta.
“Valorizzare l’origine – ha concluso Martina – è fondamentale per salvaguardare il modello agricolo europeo, il lavoro delle nostre aziende e tutelare il consumatore che deve poter scegliere in maniera trasparente e informata”.

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