CABINA DI REGIA SOSTENUTA ANCHE DA ITALIA ORTOFRUTTA CHE PROPONE UNA “FEDERAZIONE”

Si arricchisce ulteriormente il dibattito sulla cabina di regia dell’ortofrutta, tema riproposto dal direttore del Corriere Ortofrutticolo Lorenzo Frassoldati nel suo editoriale e su cui hanno trovato un’unione d’intenti Marco Salvi presidente di FruitImprese, Fabio Massimo Pallottini di Italmercati e Valentino Di Pisa di Fedagromercati. Ora arriva anche l’adesione di Italia Ortofrutta attraverso una lettera inviata dal presidente Gennaro Velardo (nella foto) al direttore del Corriere. Velardo nell’occasione lancia un’ulteriore proposta: creare una vera e propria “federazione dell’ortofrutta”, cioè “una sede di confronto strategico dove portare a sintesi sia gli argomenti da affidare alla politica, in modo univoco”.

Qui sotto riportiamo integralmente la lettera inviata da Velardo a Frassoldati.

 

Caro Direttore,

abbiamo letto il tuo editoriale sulla Cabina di regia dell’ortofrutta e accogliamo con soddisfazione gli stimoli di cui ti fai portavoce relativi alla necessità di un rilancio complessivo del settore ortofrutticolo nei confronti della pubblica opinione che condividiamo a pieno.

Condividiamo il parallelismo che tu fai con il vino, comparto che ha saputo, partendo dalla grande crisi del metanolo, rilanciarsi e dotarsi di un’immagine nuova e positiva verso il consumatore.

Noi di Italia Ortofrutta Unione Nazionale da tempo abbiamo aperto la riflessione sulle necessità strategiche del settore, da portare a sintesi attraverso azioni coordinate e programmate, per rispondere con efficacia e rapidità ai fabbisogni e alle esigenze di questo grande comparto agricolo italiano.

Tuttavia non possiamo non evidenziare le differenze col vino, che è un prodotto che si conserva ed in cui le imprese possono trasferire tutta la loro ricerca di qualità e la loro immagine. L’ortofrutta è deperibile e, nella maggior parte dei casi, indifferenziata.

Nel vino le grandi cantine, alla ricerca di identità territoriale e di tipicità, puntano a crearsi una immagine che a sua volta determina l’immagine complessiva del settore. Si instaura così un circuito virtuoso di emulazione da parte delle “firme minori” che si riflette nell’immagine che il vino italiano si è conquistato agli occhi del consumatore nazionale e mondiale.

Nell’ortofrutta questo è più difficile per tanti motivi, che tutti conoscono e che qui non vale la pena di elencare, ed è per questo che il grande lavoro di rilancio deve partire da noi, dalle rappresentanze delle imprese che debbono fare una sintesi dei fabbisogni e definire la linea di indirizzo strategico per il settore ortofrutticolo.

Noi la vorremmo chiamare “Federazione dell’ortofrutta” ovvero una sede di confronto strategico dove portare a sintesi sia gli argomenti da affidare alla politica, in modo univoco e senza creare imbarazzi per la pubblica amministrazione con proposte divergenti come spesso è accaduto, ma soprattutto dove condividere alcune linee strategiche necessarie per un rilancio del settore che necessariamente deve fare delle scelte se vuole ritrovare slancio e competitività. Un luogo, un baricentro dove impostare politiche di lobby a favore delle imprese nei confronti della pubblica amministrazione, del Governo, dell’Europa, dei media.

Siamo consapevoli che serve una svolta e che questa svolta dipende solo da noi. Per questo noi diciamo: noi siamo qui, noi ci stiamo, non c’è più tempo da perdere.

 

Gennaro Velardo, presidente Italia Ortofrutta Unione Nazionale

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