MELE, ASSOMELA PERPLESSA SU PROPOSTA DI OBBLIGO IN ETICHETTA DEI NOMI DELLE MUTAZIONI

Dal 18 al 21 aprile si è riunito a Ginevra il Gruppo di Lavoro per gli Standard di Qualità dei prodotti Agricoli dell’UNECE, la Commissione Economica delle Nazioni Unite, che ha tra gli altri l’obiettivo di normare standard di qualità che definiscono le caratteristiche per la commercializzazione di frutta e verdura.

Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ed Assomela con il direttore Alessandro Dalpiaz (nella foto) in qualità di esperto esterno per il settore melicolo.

Questa presenza, costante ormai da diversi anni, ha contribuito a favorire il raggiungimento di compromessi positivi in grado di valorizzare la qualità delle mele italiane a livello internazionale.

In occasione dell’ultima sessione, come si spiega in una nota di Assomela, si è discussa una proposta avanzata dalla Germania che, se approvata, comporterebbe l’introduzione dell’obbligo di etichettatura delle mele con i nomi di tutte le singole mutazioni, selezionate nel tempo nell’ambito dei programmi di miglioramento genetico di istituzioni private o pubbliche, originate da una singola varietà “madre”.

Considerato che le mutazioni approvate per i “gruppi varietali” sono ormai centinaia, è comprensibile la complicazione che deriverebbe dalla attuazione della norma e la conseguente preoccupazione dei produttori.

Le perplessità della delegazione Italiana, in linea con la posizione della Organizzazione Mondiale Mele e Pere (WAPA) e con quelle di diverse altre delegazioni presenti, sono state comprese e la proposta di standard che verrà dunque presentata a novembre 2016 al Comitato competente per la definitiva adozione recepisce i suggerimenti italiani e ingloba e garantisce un livello di flessibilità adeguato per dare una corretta informazione ai consumatori riguardo alla qualità del prodotto.

I produttori Italiani di mele rappresentati in Assomela, nell’esprimere una buona soddisfazione, possono dire di avere trovato una vicinanza piena e solidale nel Ministero dell’Agricoltura Italiano per difendere la indiscutibile qualità delle mele da proposte ritenute non adeguate.

L’incontro ha peraltro riguardato anche molti altri prodotti, per i quali l’intervento della delegazione del Ministero per l’Agricoltura ha permesso di indirizzare la discussione nella direzione della necessaria tutela della qualità.

In sostanza, si è ancora una volta percepita l’importanza strategica di essere presenti in tutte le sedi internazionali dove vengono discusse le caratteristiche dei prodotti ed in alcuni casi anche le modalità di produzione e commercializzazione.

Utile in tal senso si è anche dimostrato il lavoro di coordinamento avuto in particolare con la Francia e la Spagna in occasione del “Gruppo di Contatto” tenutosi a Trento l’8 aprile scorso.

La positiva sinergia tra pubblico e privato in questa occasione si è dimostrata utile e vincente; Assomela auspica che tale modello trovi maggiore e più convinta applicazione su tutti i grandi temi che, se ben affrontati, possono tradursi in opportunità importanti per il settore.

 

Assomela s.c. è il Consorzio delle Organizzazioni di Produttori di mele italiani che rappresenta l’80% della produzione melicola nazionale, a cui si associano le OP VOG (Marlene), VIP, VOG Products e FROM della Provincia di Bolzano, Melinda, “la Trentina” e Mezzacorona della Provincia di Trento, Nord Est della Regione Veneto, Melapiù della Regione Emilia Romagna, Rivoira e Lagnasco della Regione Piemonte, Friulfruct del Friuli Venezia Giulia e Melavì della Regione Lombardia.

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