Si è tenuta ieri a Parigi la 23esima riunione del Comitato misto di Ortofrutta italo-franco-spagnolo, composto dai principali rappresentanti del settore e delle Istituzioni dei tre paesi. Durante l’incontro si sono affrontati diversi temi e sollevate questioni importanti che riguardano il futuro del comparto: sono state riferite le analisi svolte dai singoli gruppi di contatto (pomodoro, fragole, aglio, pesche e nettarine, mele e pere) circa la situazione dei mercati; è stata valutata la proposta di regolamento per le misure eccezionali a sostegno dei produttori volte a compensare le perdite derivate dal prorogarsi del veto russo; si è affrontata la questione della riforma della normativa in materia di OCM; infine si sono sollevate alcune problematiche a livello fitosanitario.
Proprio rispetto a quest’ultimo tema, il Comitato ha sottolineato che l’obiettivo per il settore deve essere quello di rispondere in modo univoco e competitivo, sempre nel rispetto della tutela della salute del consumatore e dell’ambiente. In uno scenario internazionale che vede per il secondo anno consecutivo il blocco delle esportazioni verso la Russia, si è affrontata la questione relativa all’apertura di nuovi mercati alternativi per i produttori italiani, spagnoli e francesi. Posto che alcune alternative sono state già trovate – il sud-est asiatico e l’Estremo Oriente sono esempi di nuovi mercati con un forte potenziale – l’impegno è cercare di negoziare nuovi accordi, convenendo tuttavia che le misure eccezionali sono ancora indiscutibilmente necessarie. Circa la discussione sulle norme dell’OCM, il Comitato ha analizzato la modifica del Regolamento di attuazione, che stabilisce le regole principali per il settore. In tal senso i tre paesi si sono confrontati e hanno maturato posizioni comuni sintetizzate in due lettere congiunte inviate nei mesi scorsi alla Commissione europea, che ha tenuto conto delle esigenze proprio grazie a questo approccio collaborativo. (c.b.)
