AIUTI UE, SCHIAVELLI (UNAPROA): “BENE MA ALCUNI PRODOTTI ESCLUSI E TEMPISTICHE LUNGHE”

Cinquecento milioni di euro per aiutare le aziende agricole e gli allevamenti da latte e contrastare la crisi dei mercati. Questa la cifra presentata lo scorso 18 luglio a Bruxelles al Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea dal Commissario per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale, Phil Hogan, che ha presentato il nuovo pacchetto di azioni per i settori in difficoltà. Nello specifico, per il comparto ortofrutticolo, è stato proposto un aumento dei massimali di sostegno, decisione più volte sollecitata da Italia, Francia e Spagna e che verrà definita nel dettaglio con l’atto delegato che sarà discusso a fine agosto.

“Vogliamo ringraziare il Ministro Martina, per il suo impegno nel far sì che il Consiglio europeo recepisse finalmente  l’esigenza di nuove misure di sostegno per i settori in crisi”, dichiara Antonio Schiavelli (nella foto), presidente Unaproa, in un comunicato stampa. “Allo stesso tempo” continua Schiavelli “non possiamo non evidenziare alcune criticità del piano che, se trascurate in fase di attuazione, potrebbero rendere vani gli sforzi compiuti fino ad oggi, finendo con il penalizzare le Organizzazioni di produttori ortofrutticoli italiani”.

Il primo aspetto di criticità del piano di azioni proposte è legato alle sue tempistiche: la bozza di modifica dell’atto delegato che disciplina la materia dei massimali di sostegno per i prodotti oggetto di ritiro, sarà discussa dal Gruppo Esperti Ocm Unica, solamente il prossimo 25 agosto. “Quest’assenza di tempestività legislativa potrebbe penalizzare tutto il settore e in particolare i produttori di frutta estiva, che in questa situazione non potranno usufruire dell’aumento delle indennità”, continua Schiavelli, “ed è per questo che ci aspettiamo che il provvedimento abbia un valore retroattivo, almeno a partire dalla data del primo luglio”.

Altro elemento non pienamente soddisfacente della bozza di modifica dell’atto delegato, nel quale vengono riportati i massimali di sostegno per i prodotti ritirabili dal mercato, sta nel fatto che non ha interessato alcune produzioni. “La revisione delle indennità di ritiro”, conclude Schiavelli, “non prende in considerazione produzioni importanti come i pomodori o alcuni prodotti agrumicoli; gli aumenti dei massimali sono strettamente legati ai costi di produzione quindi dovrebbero riguardare tutte le produzioni, senza esclusioni. Sarebbe deludente se un obiettivo così desiderato dal nostro settore, venisse disatteso per via di questi motivi. Sollecitiamo quindi una revisione della proposta comunitaria in cui i prodotti in questione siano debitamente tutelati”.

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