PESCHE, ELEUTERI (AOP ARMONIA): “ALLEVIATO IL DOLORE, MA LA MALATTIA NON È ANCORA CURATA”

Sull’andamento stagione di pesche e nettarine Marco Eleuteri (nella foto), direttore commerciale dell’Aop Armonia di Battipaglia (Salerno) vede ancora più criticità che elementi positivi. Partendo dal calendario di raccolta per l’associazione di organizzazioni di produttori campana la campagna drupacee 2016 sta per volgere al termine. “Entro metà agosto concluderemo la campagna con la pesca Saturnia, mentre, anche se con bassi quantitativi, arriveremo ai primi di settembre con pesche e nettarine sferiche”, annuncia. “Al 1° di agosto oltre l’85% del raccolto è stato già commercializzato. Quindi si può effettuare un primo bilancio ed è chiaro, almeno per noi, che le maggiori quotazioni registrate sul mercato non hanno bilanciato la minor produzione registrata da molti dei nostri produttori. Questo vuoi per il minor carico medio di frutti riscontrato soprattutto su quelle varietà che hanno sofferto maggiormente la mancanza di freddo durante l’inverno, vuoi per le conseguenze fitopatologiche negative delle copiose piogge di maggio e giugno (monilia in primis) o per gli ingenti danni causati dalle violente grandinate che in quegli stessi due mesi hanno colpito estese zone del nostro Paese, rendendo molte partite non idonee alla commercializzazione. Insomma, economicamente, le migliori quotazioni di quest’anno hanno alleviato il dolore, ma non curato la malattia”, afferma Eleuteri che rimarca come “in Italia la strutturale debolezza di questo comparto produttivo è ogni anno sempre più evidente. Del resto per la prima volta quest’anno, come illustratoci da Ignaci Iglesias al recente convegno del 23 luglio scorso al Crea di Roma, la Spagna supererà l’Italia per le quantità di pesche e nettarine (sferiche più piatte), grazie soprattutto proprio alle platicarpa, che in Spagna hanno raggiunto i 15 mila ettari, mentre in Italia non arrivano a 500 ettari”.

La ricetta di Eleuteri per invertire la rotta è “riuscire ad avviare in tempi brevi una serie coordinata di azioni che partano da maggiori investimenti (sarà cruciale in tal senso il ruolo delle Op a sostegno degli agricoltori associati, attraverso formule finanziarie moderne e sostenibili per tutti), in primis nella ricerca diretta soprattutto all’innovazione varietale (senza ricerca non c’è futuro). Poi – aggiunge il manager marchigiano dell’aop campana – i nostri appezzamenti andrebbero protetti di più e meglio almeno per limitare gli effetti negativi del clima che cambia. Penso ad esempio alle reti anti-grandine: non ricordo in tempi recenti grandinate così diffuse come quelle che quest’anno hanno falcidiato migliaia di ettari”.

“Infine – conclude Eleuteri – dovremmo commercializzare sempre di più il nostro prodotto prendendo ad esempio le logiche di marketing utilizzate per altri prodotti agroalimentari considerati più “cool”, come vini o formaggi, per rendere in questo modo più attrattivi i nostri prodotti ed aumentarne il valore aggiunto, a vantaggio del primo anello della catena, l’agricoltore, che non deve più subire la filiera, ma deve iniziare a governarla attivamente”.

Come esempio calzante Eleuteri cita proprio la pesca platicarpa, “su cui ci stiamo muovendo proprio in questo modo. La nostra azienda agricola di famiglia (la Eleuteridi Civitanova Marche, ndr), associata alla Aop Armonia, azienda esclusivamente dedicata alla coltivazione di pesche piatte che noi chiamiamo Saturnia® sta già seguendo questo percorso. In tal senso, assieme al Crea di Roma, da quest’anno abbiamo avviato un programma di miglioramento genetico della pesca Saturnia, con l’obiettivo di scoprire nei prossimi anni nuove varietà che migliorino ulteriormente le caratteristiche organolettiche della pesca Saturnia. In termini di adeguamento delle strutture, copriremo oltre 30 ettari con reti anti grandine per limitare almeno gli effetti devastanti delle sempre più diffuse grandinate. L’intera azienda (40 ettari) sarà così protetta”. L’impresa inoltre attraverso un piano di comunicazione e promozione intensificherà le attività di supporto alle vendite, “in collaborazione con i nostri distributori (show cooking, degustazioni, concorsi, presenza in volantini qualificati), ma anche gli investimenti in una comunicazione sempre più rivolta al consumatore finale della nostra frutta (blog, social networks, serate di degustazione aperte al pubblico) stabilendo in questo modo un filo diretto produttore-consumatore, molto apprezzato da un pubblico sempre più esigente e curioso di ricevere informazioni su ciò che mangia”. (e.z.)

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