DE CASTRO: “L’AUSTRALIA RIVEDA LA SUA POLITICA PROTEZIONISTICA SUL POMODORO”

“L’Australia dovrà rivedere la sua politica protezionista sul pomodoro se non vorrà mettere a rischio un futuro accordo di libero scambio con l’UE”. Lo sottolinea con forza l’europarlamentare Paolo De Castro (nella foto), commentando la risposta della Commissaria UE al commercio Cecilia Malmström all’interrogazione presentata dallo stesso De Castro lo scorso febbraio circa le restrizioni adottate dall’Australia contro le aziende italiane di trasformazione dei pomodori.

“Si tratta di misure pretestuose e la sostanza della risposta della commissaria, appena arrivata, ci dà ragione”, continua il coordinatore S&D in Commissione agricoltura dell’Europarlamento. Che aggiunge: “Nella sua risposta, la Commissione ha definito la metodologia antidumping australiana discutibile e ha ribadito il suo sostegno al governo e ai produttori italiani impegnati nel difendere il proprio diritto a essere trattati in modo equo nel pieno rispetto delle disposizioni del WTO”. Le misure antidumping applicate da Canberra si basano sul presunto impatto che il regime di sostegno della PAC – disaccoppiato dalle coltivazioni – avrebbe sul prezzo di acquisto del pomodoro fresco. “Si tratta di una palese violazione delle regole WTO – conclude De Castro – e di un pericoloso precedente per le industrie agroalimentari dell’UE che lavorano materie prime agricole. Per questo è importante che la Commissione europea abbia preso una posizione chiara al fianco del nostro governo e dei produttori italiani”.

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