NUOVA VIA DELLA SETA, MINISTRO DELRIO IN CINA: “ITALIA “MOLO” PER L’ASIA. PORTI STRATEGICI”

L’Italia come porta di ingresso e di uscita per l’Europa e come “cerniera tra Europa occidentale e orientale” nell’ambito della nuova via della Seta: è quanto ha illustrato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio negli incontri avuti a Pechino con le controparti al Ministero dei Trasporti e alla Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme cinesi. L’iniziativa, a margine della visita di Stato del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha registrato “un grande interesse. I miei obiettivi – ha spiegato il ministro raggiunto telefonicamente dall’ANSA a Chongqing, altra tappa della visita del Capo dello Stato – erano di avere rapporti più stretti e scambi di esperienze con la Cina, e mostrare la particolarità dell’Italia come risorsa per l’ingresso e l’uscita dall’Europa”. Sotto questo aspetto, i porti del mar Ligure e dell’Alto Adriatico possono offrire alla Cina l’attuazione della strategia “One Belt One Road” (la Nuova via della Seta) sia sul versante marittimo sia su quello ferroviario, oltre alla possibilità di investimenti infrastrutturali e di sviluppo di progetti congiunti e collaborazioni in ambito aereo. Tra i temi discussi, c’è stato quello delle connessioni aeree, con una nuova individuata da Nanchino. “A Chongqing c’è un volo per Roma, ma parliamo di una realtà di 35 milioni di abitanti. In generale, lo scopo è aumentare le destinazioni e non solo su Roma o Milano”.

Delrio, all’Amministrazione cinese per l’Aviazione civile, ha rimarcato la reciprocità e l’apertura del mercato a nuovi operatori. In tale contesto, ha sostenuto la richiesta di Alitalia di ottenere migliori condizioni operative sull’aeroporto di Pechino.

Sul fronte porti Delrio ha affermato come ci sia “una grande prospettiva, con Venezia come hub”. Sul futuro, “ci siamo dati appuntamento a maggio per conferenza sulla connettività tra Ue e Cina di Trieste. Ho invitato il mio omologo, ad esempio, a verificare di persona le procedure di sdoganamento e la nostra riforma sulla digitalizzazione delle procedure”. Sempre di investimenti, il ministro Delrio ha parlato con l’ad di ICBC, la più grande banca mondiale per attivi totali, che punta ad ampliare il portafoglio di attività internazionali, includendo anche l’Italia.

Il ministro ha ricordato che le realtà portuali dell’Adriatico del nord (Trieste e Venezia) e di Genova e Vado Ligure sono pronte ad accogliere container cinesi, sottolineando di aver spiegato ai suoi interlocutori cinesi che “l’Italia è una cerniera tra l’Europa dell’est e dell’ovest, una sorta di molo europeo”. A dimostrazione dell’importanza dell’exporto cinese, Delrio ha ricordato che la sola Chonqing (33 milioni di abitanti) movimenta 4,5 milioni di Teu. L’Italia sei milioni. E, per fare un altro esempio, il mancata ingresso di container fa perdere all’Italia miliardi di introiti fiscali.

(fonte: Ansa)

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