Sarà un 2017 ricco di novità per anguria e melone a marchio Cuoredolce. “Quest’anno – rivela Marco Malavasi (nella foto), socio e responsabile marketing de La Diamantina di Ferrara – l’anguria e il melone Cuoredolce saranno disponibili anche in IV gamma, a cubetti, in un’elegante barattolo che darà al consumatore, specie nella fascia “to go”, tutta la freschezza del prodotto raccolto e lavorato fresco, giornalmente, oltre a tutta la comodità e la completezza del servizio (per esempio con la presenza di una forchettina e, quando il prodotto lo si vuole portare in cucina, una brochure con diverse ricette)”.
Ma non è finita qui: “Dalla mini anguria Cuoredolce – annuncia infatti Malavasi – uscirà “Acquadanguria®”, un marchio registrato che identificherà il nostro succo puro di anguria 100%, spremuta a freddo, da inserire nel banco frigo tra i succhi di frutta freschi, con shelf-life di 20 giorni, che stanno prendendo sempre più piede nella fascia delle spremute di alta qualità e che hanno sempre più appeal tra i consumatori interessati ai prodotti salutistici. Realizzato in questo modo, direi che è il primo e per ora l’unico succo d’anguria al 100%, prodotto in Italia”. Per quanto riguarda i layout delle novità 2017 verranno presentati in un evento speciale a Milano in giugno.
Con l’occasione Malavasi analizza anche la situazione di mercato, premettendo che la stagione è iniziata da metà aprile con la campagna pre-stagionale del melone e della mini anguria siciliani, in collaborazione con un’azienda di Pachino. “Quest’anno gli impianti sono al top: le piante sono sane e vigorose, le tempistiche di trapianto e lavorazione finora sono state perfettamente rispettate – afferma l’imprenditori emiliano. Ci aspettiamo un prodotto di qualità eccellente. Le nostre superfici sono in netto aumento, su tutte le tipologie di anguria nonché sul melone (su cui punteremo sull’igp), grazie anche a nuovi contatti con la grande distribuzione nazionale. Abbiamo inoltre un progetto per il Regno Unito con una mini anguria seedless. Continuano, molto buoni, anche gli scambi con gli specialisti dei mercati generali, italiani ed europei (Germania e Francia in particolare), dovuti in buona parte alla valorizzazione qualitativa che sanno dare ai nostri prodotti, oltre ovviamente ai rapporti che ci legano a molti di loro da decenni”. (e.z.)
