CATALOGNA, FRUTTA ESTIVA IN CRISI NERA. PREZZI IN CADUTA LIBERA. CREATO UN PIANO D’AZIONE

L’estate 2017 rischia di essere ricordata – oltre che per il caldo e la siccità – come una delle stagioni più difficili per i produttori europei. Se infatti gli operatori italiani lamentano condizioni davvero critiche, in Spagna la situazione non è certo rosea. Nei giorni scorsi il Dipartimento dell’Agricoltura della Catalogna, regione leader per la produzione di drupacee, in accordo con un gruppo di rappresentanti del settore locale e della vicina Comunità Autonoma di Aragona, ha elaborato un ‘piano di azione’ per far fronte all’attuale congiuntura negativa della frutta estiva, verificatasi in particolare dopo la chiusura delle frontiere bielorusse, causata da un eccesso di prodotto sul mercato e dalla conseguente caduta dei prezzi.

Il Tavolo, indetto con urgenza, ha convenuto sulla necessità di chiedere formalmente al Ministero del Governo centrale l’aumento della quota di ritiro per pesche e nettarine di almeno 20 mila tonnellate. Un provvedimento previsto all’interno delle misure straordinarie messe in campo dall’Ue per far fronte agli effetti del veto russo, che ha visto il primo round di quote esaurirsi il giorno stesso in cui sono state attivate.

Una questione tanto grave che ha indotto, inoltre, le istituzioni locali e gli operatori a istituire un gruppo di lavoro ad hoc per promuovere una strategia di azione a breve, medio e lungo termine volta a sostenere il comparto e aiutarlo a superare questa difficile fase, traghettandolo in un futuro migliore e scongiurando gli effetti del perdurare di tale situazione, che se non affrontata, potrebbero essere anche di tipo strutturale.

Chiara Brandi

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE

L'iscrizione è quasi completata... Ora dobbiamo solo verificare il tuo indirizzo email, e per farlo ti abbiamo mandato un messaggio con un link di conferma.