CLEMENTINE, AGRICOR: “QUEST’ANNO PRODOTTO SUPER DOLCE”. STUDIO SU TARDIVE A MARCHIO ECCELSA NEL 2018

Ha preso il via i primi giorni di ottobre la raccolta della clementina di O.P.Agricor, proprietaria del marchio commerciale Gallo. Il frutto, coltivato nella Piana di Sibari, si è subito presentato più dolce rispetto alla produzione del 2016: si parla di due gradi brix in più (13-14 contro gli 11 dello scorso anno). “Questa accentuata dolcezza è dovuta alla persistente siccità dell’estate, che ha danneggiato altre colture ma ha favorito questo aspetto della produzione delle clementine. Sempre la siccità ci sta consegnando pezzature medie”, spiega il presidente Natalino Gallo (nella foto).

Rispetto allo scorso anno, su tutta la Piana di Sibari si riscontrerà una diminuzione di circa il 20% della produzione (a causa delle elevate temperature e della poca pioggia). La raccolta – nei 600 ettari di pertinenza della cooperativa O.P.Agricor – proseguirà sino alla fine di febbraio e si completerà con le tardive, per un totale di cinque varietà.

La Piana di Sibari, vocata, grazie agli sbalzi termici, alla produzione di questi agrumi, è un fiore all’occhiello del Made in Italy, che l’azienda guidata da Natalino Gallo intende sostenere e valorizzare. E far conoscere al consumatore finale. La cooperativa O.P.Agricor applica rigidi disciplinari, che prevedono il rispetto e la tutela della naturalità del prodotto. Per questo motivo le clementine Gallo vantano la buccia edibile, perché non subiscono protezioni post-raccolta, come l’uso di cera o di fungicidi.

Il tema della naturalità del prodotto è molto sentito dal presidente Gallo, perché sul mercato il prodotto italiano si scontra con referenze provenienti dall’estero: “Innanzitutto è curioso che un Paese a vocazione agricola faccia dipendere i suoi consumi da prodotti importati dall’estero. Ma ancor più grave è il fatto che il prodotto italiano rispetti ogni genere di normativa, e vada poi a confrontarsi, a scaffale, con prodotti provenienti da Egitto o Marocco, che sono sottoposti ad altri regolamenti meno rigidi. Scegliere la clementina della Piana di Sibari, ossia comperare italiano, significa essere certi di consumare un prodotto che non è stato trattato in alcun modo. È importante che anche la Grande Distribuzione racconti al cliente finale questa differenza, in modo che la scelta non sia solo basata sul prezzo più basso dell’agrume, ma sulla sua reale qualità”.

In questo particolare contesto di mercato, O.P.Agricor è impegnata a garantire, per i propri consorziati, il giusto prezzo di vendita della clementina: “Che dia modo a tutte le aziende agricole di poter avere un giusto sostentamento economico”.

 

Il progetto Eccelsa

O.P.Agricor sta testando, in questi mesi, gli impianti di una clementina tardiva che potrebbe essere presentata, con il brand Eccelsa (già conosciuto sul mercato grazie all’albicocca rossa premium), a partire dal prossimo anno. Il test comprende anche lo studio dell’adeguata commercializzazione del frutto, che si presenterà con caratteristiche, appunto, “eccelse”, a livello di pezzatura e dolcezza.

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