PAC, L’EUROPARLAMENTO APPROVA IL PACCHETTO OMNIBUS

Con 503 voti a favore, 87 contrari e 13 astenuti l’Europarlamento in seduta plenaria ha approvato la riforma di metà percorso della Politica agricola comune inclusa nel cosiddetto ‘pacchetto omnibus’. L’adozione del testo da parte dell’Eurocamera precede di qualche ora il passaggio formale in Consiglio, previsto in serata. In questo modo le nuove regole su aiuti verdi, gestione del rischio in agricoltura e organizzazioni dei produttori agricoli potranno entrare in vigore dal 1 gennaio 2018.

Le nuove regole della Pac rendono più facile l’applicazione per amministrazioni nazionali e aziende del cosiddetto ‘greening’, il pagamento verde obbligatorio che vincola il 30% del sostegno al reddito degli agricoltori. Nel testo approvato – di cui è stato relatore, insieme ad altri, l’europarlamentare Pd Paolo De Castro (nella foto a fianco) – ci sono misure per riaffermare il principio che gli aiuti Pac debbano andare ad agricoltori in attività, facilitare l’accesso delle aziende agli strumenti per proteggersi dal rischio climatico e dalla volatilità del reddito, garantire più flessibilità agli aiuti per i giovani agricoltori, migliorare la capacità e i tempi di reazione delle istituzioni europee e nazionali in caso di crisi, rafforzare la posizione contrattuale dei produttori organizzati nella filiera agro-alimentare. L’approvazione da parte dell’Europarlamento delle modifiche alla Pac dal primo gennaio 2018 “renderanno più semplice la vita degli agricoltori e agli altri beneficiari della Pac”.

Così il commissario Ue all’agricoltura Phil Hogan (nella foto a fianco) commenta il via libera della plenaria di Strasburgo alle modifiche alla politica agricola comune originariamente contenute nel pacchetto ‘omnibus’ presentato dalla Commissione nell’autunno 2016. Il commissario riconosce il merito dello stralcio della parte agricola, grazie al quale le nuove regole potranno entrare in vigore nel giro di poche settimane, “a tutti coloro che hanno partecipato al negoziato tra le istituzioni Ue”. “L’adozione della comunicazione sulla Pac – conclude Hogan – è un’ulteriore prova del nostro impegno a continuare l’agenda della semplificazione della Pac” per agricoltori, imprese e cittadini europei.

“L’adozione del pacchetto “Omnibus” è un’ottima notizia – aggiunge il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina (nella foto a fianco). C’è molto dell’iniziativa italiana in questa riforma, grazie al lavoro dei nostri eurodeputati a partire da Paolo De Castro e dall’azione del nostro Ministero. Abbiamo ottenuto avanzamenti importanti che correggono una politica agricola comune troppo burocratica. Dal 1 gennaio 2018 ci saranno infatti più semplificazioni e progressi importanti per l’agricoltura italiana. C’è più spazio per il sostegno ai giovani agricoltori, un taglio concreto di vincoli burocratici e un’attenzione maggiore alla questione cruciale della gestione del rischio, che vede un miglioramento degli strumenti a disposizione. Per la prossima programmazione servirà ancora più spinta per tenere insieme agricoltura, alimentazione e ambiente. La Pac è un pilastro necessario sul quale investire, un passaggio chiave per il rilancio dell’Europa.”

 

LE PRINCIPALI NOVITÀ DEL PACCHETTO OMNIBUS

– Si prevede una maggiore flessibilità per identificare la figura dell’agricoltore attivo,  nell’applicazione degli aiuti accoppiati e per i piccoli agricoltori.

– Maggiore semplificazione nelle regole del greening e possibilità di aumentare il pagamento di base per i giovani agricoltori.

– Sullo sviluppo rurale, le novità più importanti riguardano la gestione del rischio; in particolare, la soglia minima di danno per far scattare l’erogazione dei risarcimenti dovrebbe essere abbassata dal 30 al 20%. Altre semplificazioni riguardano lo strumento di stabilizzazione del reddito attraverso i fondi di mutualizzazione.
Di grande importanza inoltre, tra l’altro fortemente volute dalla delegazione italiana, sono le novità introdotte alla misura consulenza aziendale che, pur se inserita negli attuali Programmi di sviluppo rurale, risulta praticamente inapplicata a causa di limiti oggettivi previsti nella regolamentazione di base.

– Per quanto riguarda le OCM, il rafforzamento del ruolo delle organizzazioni dei produttori per tutti i settori, analogamente a quanto già previsto nel pacchetto latte.

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