NASCE LA FEDERAZIONE EUROPEA DEI MERCATI ALL’INGROSSO PER AVERE MAGGIOR PESO IN UE

Un nuovo organismo in rappresentanza delle filiere interne (logistica, produttori, grossisti etc) e strettamente collegate ai centri agroalimentari con l’obiettivo di confrontarsi con la Commissione Europea sui temi legati all’agricoltura. Nasce con questo fine la Federazione Europea degli Agromercati all’ingrosso, la cui riunione fondativa è iniziata questa mattina a Roma, nella sede della Camera di Commercio.
“Attraverso i Mercati si fa la politica agricola in Europa. Eppure ad oggi non vi è alcuna possibilità di accedere ai finanziamenti né di presenziare ai tavoli di discussione. Un’assenza che si sta rivelando drammatica”, ha dichiarato durante una pausa dei lavori al Corriere Ortofrutticolo Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercarti Rete d’Imprese, che raccogliendo la dichiarazione di intenti dei principali omologhi europei ha convocato, con il sostegno del Centro Agroalimentare Roma di cui è direttore generale, le rappresentanze dei più importanti mercati all’ingrosso del Vecchio Continente. Presenti Portogallo, Spagna, Francia (in rappresentanza anche del Belgio), Germania, Grecia, Polonia e, ovviamente, Italia.

“Il ‘blocco del Mediterraneo’ è unito e consapevole della necessità di dare identità ai nostri Mercati in virtù di una storica specificità e della comune interlocuzione con un unico soggetto europeo”. In tal senso la riunione di oggi dovrebbe essere oltremodo importante: “La necessità di un coordinamento univoco e forte è indiscutibile e condivisa da tutti al tavolo. Restano da chiarire alcuni punti di cui si sta discutendo proprio oggi. La nostra idea, approvata anche da Spagna e Francia, è di formare un organismo del tutto autonomo dal WUWM, che rappresenti gli interessi dei mercati agroalimentari europei in Europa”.
Tra gli obiettivi della giornata – ha confermato Pallottini – c’è quello di redigere una bozza del documento da sottoscrivere; una carta che ponga le basi per un profittevole lavoro futuro, in grado di portare i Mercati all’ingrosso al centro della Politica Agricola Comunitaria, di cui si discuterà il prossimo mese a Bruxelles.
Tanti i temi ritenuti strategici per i quali si richiede una programmazione complessiva: sicurezze igienico-sanitarie, innovazione tecnologica, attività di promozione di stili alimentari sani, integrazione e coordinamento con la produzione agricola, sviluppo del marketing e della comunicazione, obiettivi e adempimenti ecologico-ambientali, modelli istituzionali e gestionali di governance delle grandi infrastrutture polivalenti.
“L’importanza dei Centri Agroalimentari come parte integrante del sistema agricolo è sottovalutata sia a livello nazionale sia europeo. La nostra intenzione è dimostrare il ruolo, fondamentale, in termini di filiera corta e nei confronti dei produttori”, ha sottolineato la rappresentante della Fédération Nationale des Marchés de France Frederique Vagon.
Attraverso gli Agromercati all’ingrosso transita il 60% dei prodotti freschi; va da sé il rilievo assunto da questi luoghi per i produttori, per i consumatori e in termini di organizzazione logistica e del traffico cittadino. Assegnare un ruolo da polo della logistica a questi potrebbe avere effetti insperati anche dal punto di vista organizzativo e ambientale”, ha infine aggiunto David Martínez, presidente di Mercadante, l’organizzazione dei mercati – per il 50% pubblica – in Spagna.

I Mercati all’ingrosso rappresentano la maggiore infrastruttura distributiva di prodotti agroalimentari freschi dell’Ue 27: ogni anno vi transitano 25 milioni di tonnellate di merce grazie all’offerta di 25.000 agricoltori per un giro d’affari legato alle vendite per 70 miliardi di euro.

Chiara Brandi

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