CRISI AGRUMI SICILIANI, DISTRETTO: “SINDACATI CHIEDANO ALLA POLITICA DI RIDURRE I COSTI”

Non c’è più tempo da perdere, il comparto agrumicolo è in grande sofferenza e bisogna agire subito. A sostenerlo è ancora una volta il Distretto Agrumi di Sicilia, che, con Cia e Confagricoltura, chiede ai sindacati regionali di categoria Cgil, Cisl e Uil  di interessarsi immediatamente e attivare una interlocuzione politica su scala regionale e nazionale al fine di ottenere provvedimenti che consentano di far valere la condizione di insularità e permettano di abbassare i costi della logistica, dell’energia e quelli del lavoro, per ciò che concerne gli oneri sociali.

“I danni causati da una prolungatissima siccità – spiega Federica Argentati, presidente del Distretto Agrumi di Sicilia – insieme con un costo degli oneri sociali sul lavoro divenuto insostenibile rispetto ai principali e agguerritissimi competitor esteri e una normativa che non ci tutela neanche sul fronte delle barriere fitosanitarie rispetto ai prodotti importati dall’estero, stanno mettendo in ginocchio l’intero comparto, dalla produzione alla commercializzazione. Bisogna fare presto – aggiunge Argentati – e trovare urgentemente delle soluzioni, perché in queste condizioni non è più possibile una gestione economicamente redditizia delle imprese della filiera agrumicola. Chiediamo ai tre principali sindacati regionali di farsi carico di questo grido di allarme che viene da tutta la filiera agrumicola, un comparto che, se messo in grado di competere, può rappresentare un valore aggiunto per tutta la nostra economia”.

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