A VITTORIA FONDATO UN COMITATO ANTICRISI

Chi da mesi continua strenuamente a lottare per la difesa del proprio reddito e delle proprie famiglie ha deciso di fondare il “Comitato Anticrisi Agricoltura Sicilia” a Vittoria, ritenuto il faro dell’agricoltura. Del nuovo comitato fanno parte gli agricoltori: Salvatore Di Marco, Vincenzo Giacchino, Rosario Giudice, Giuseppe Benvenuto, Pasquale Morello, Girolamo Macca, Salvatore Di Bona, Giovanni Di Martino, Giovanni Di Franco, Salvatore Pepi, Rosario Rinaudo, Giuseppe Zisa, Angelo Migliore, Giuseppe Barone, Salvatore Melfi, Carmelo Battaglia, Giuseppe Battaglia ed anche Giombattista Biondo e Angelo Giacchi.

“Il comitato – si legge nella nota inviata da Angelo Giacchi (foto), imprenditore agricolo e componente del neo organismo – si occuperà con urgenza di intraprendere qualsiasi iniziativa atta a tutelare il lavoro agricolo che si tramanda, nella storia delle nostre comunità, di padre in figlio”.
“Da oltre due mesi – prosegue la nota – i prezzi di vendita alla produzione dei prodotti ortofrutticoli, possono purtroppo definirsi sotto costo di produzione e fallimentari. Vendere il prodotto in media a 0,50 centesimi al chilo equivale al fallimento dell´azienda agricola. Intere città che fondano le loro radici economiche proprio sull’economia agricola, sono al collasso. Aziende produttive, commerciali ed interi nuclei familiari, stanno lottando giornalmente, per potere evitare il tracollo finanziario che purtroppo tanti hanno già raggiunto. L´invasione nei nostri mercati e supermercati nazionali di merci estere che hanno costi di produzione di gran lunga inferiori ai nostri, sta determinando la forte crisi di vendita che si è abbattuta sui nostri prodotti che garantiscono una qualità e salubrità eccellente.
La mancanza di controlli nei porti e passaggi stradali delle merci provenienti dall’estero – prosegue la nota di Giacchi – sta provocando il definitivo tracollo di migliaia di aziende agricole siciliane che traggono il loro unico reddito dalle produzioni agricole. Più volte il mondo produttivo e commerciale, ha lanciato forti richieste di aiuto alle Istituzioni ed alla politica tutta, ma purtroppo, nessun segnale serio di riscontro positivo è tornato indietro. Oggi – conclude la nota – molti produttori agricoli hanno deciso di dire basta”.

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