CANOVA SUPERA I 100 MILIONI DI FATTURATO, CRESCE L’EXPORT

Un 2017 da incorniciare per Canova, la società specializzata in ortofrutta biologica del Gruppo Apofruit  e licenziataria esclusiva del marchio Almaverde Bio.

Il network del Gruppo che comprende Canova S.p.a., Vivi Romano, Vivi Toscano, Canova Spagna e Canova Francia ha superato la soglia dei 100 milioni di euro di fatturato complessivo, considerando sia l’ortofrutta da mercato fresco che da industria.

Un risultato eccellente che si colloca all’interno della grande crescita del biologico in tutto il mondo che ha raggiunto gli 80 miliardi di euro di fatturato complessivi, 2,7 milioni di produttori coinvolti e 57,8 milioni di ettari di terreno destinato all’agricoltura biologica (Fonte Biofach).

E in Italia i risultati di Canova sono il fiore all’occhiello di una crescita generalizzata del biologico sia in termini di superficie coltivata che di aziende coinvolte.

Canova rappresenta il successo del biologico dei produttori italiani e sono proprio i produttori associati che beneficeranno di questi risultati eccellenti.

“Le liquidazioni dei produttori quest’anno – dichiara Ernesto Fornari (nella foto), direttore di Canova, sono estremamente positive. Abbiamo avuto ottimi risultati per le mele Gala, con un prezzo di liquidazione di euro 1,05 al chilogrammo; per le pere William il prezzo di liquidazione è stato di 1,09 euro/kg, Per i cachi, tipo, la liquidazione ha raggiunto i 75 cent/kg, per l’uva senza semi la liquidazione va da 1,30 a 1,70 euro al chilogrammo. E sugli gli ortaggi, primeggiano le zucchine con 1,40 euro al chilo di liquidazione ai produttori.

Nel segmento del biologico – prosegue Fornari – si sta evidenziando – un prolungamento del calendario commerciale di alcuni prodotti come, ad esempio le mele Gala e le Pere William. Fino a poco tempo fa queste referenze erano considerate esclusivamente estive mentre in realtà si sono ampliate le stagionalità diventando, a tutti gli effetti, prodotti autunnali con particolare appeal sui consumatori di biologico.

Abbiamo registrato – continua il Direttore di Canova – un grandissimo interesse per l’uva senza semi biologica anche perché, quest’anno, era di una qualità straordinaria ed è risultata particolarmente apprezzata dai consumatori sia italiani che europei”.

In termini di export – conclude Fornari – i risultati di Canova hanno compensato il grande impegno dei produttori del Gruppo. Ottime performance in Francia, Germania, Spagna e Svizzera, Svezia e Paesi dell’Est con una crescita significativa dell’export per tutte le categorie di prodotti”.

Sul fresco Canova ha registrato, nel 2017, un incremento di fatturato del 15% rispetto al 2016.

Questo momento particolarmente positivo sarà un impulso ulteriore per i produttori del Gruppo ad investire sul biologico e consentirà a Canova di rafforzare ulteriormente la posizione di leadership creando le condizioni per presidiare con successo tutto il mercato europeo.

Un risultato raggiunto grazie alla strategia aziendale che mette in primo piano i produttori e la qualità dell’offerta proveniente dalle aree maggiormente vocate dell’intero territorio nazionale a partire dalle Regioni del Nord fino alla Sicilia con una produzione  in grado di raggiungere tutto il mercato europeo con risultati di grande soddisfazione per tutti.

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