ESSELUNGA NON SI FERMA, NEL PRIMO ANNO “POST CAPROTTI” FATTURATO A 7,7 MILIARDI

Esselunga cresce, anche nel “dopo Caprotti”. Il gruppo distributivo lombardo chiude il primo bilancio dalla scomparsa del suo fondatore Bernardo Caprotti, che coincide con sessant’anni di attività dei supermercati, con risultati in crescita su tutta la linea. Nel 2017 il fatturato è aumentato del 3,1% a 7,75 miliardi, anche grazie all’apertura di 4 nuovi punti vendita, che hanno fatto aumentare il numero dei clienti del 5%.
Il margine operativo lordo al netto delle componenti straordinarie è cresciuto del 7,8% sfiorando quota 650 milioni (647,9 per la precisione, dai 600 del 2016): vale l’8,4% delle vendite (l’8% nel 2016), uno dei risultati migliori dell’industria della grande distribuzione. Va detto che il sensibile miglioramento della redditività è anche legato al consolidamento degli 83 immobili della Villata (il 67,5% del capitale è stato pagato 965 milioni): il costo dei canoni di affitto è inferiore agli oneri finanziari del debito contratto per l’acquisto degli stessi, con effetti benefici sul margine. Per questo il risultato operativo sale ancora di più a 420,6 milioni (+22% rispetto ai 344,5 milioni del 2016, dove però aveva pesato una svalutazione straordinaria legata agli immobili di un area di sviluppo vicino a Brescia).
L’operazione immobiliare non ha fatto bene solo ai margini della società. Con l’approvazione del bilancio di Esselunga del 2017, emerge che i tre figli del fondatore Bernardo (Giuseppe, Violetta e Marina Caprotti) hanno incassato 321,6 milioni a testa grazie alla cessione del 22,5% che ciascuno di loro deteneva nell’immobiliare Villata. La stessa Marina, che con la madre Giuliana Albera è stata designata erede universale del 70% di Esselunga (con i fratelli Giuseppe e Violetta soci al 15% ciascuno), resta azionista di minoranza dell’immobiliare, con il 32,5% del capitale.
Tornando al bilancio, l’utile al netto delle componenti straordinarie è lievitato a 305,8 milioni, il 38% in più del 2016 (220.6 milioni) e pari a poco meno del 4% dei ricavi. Da segnalare il boom dell’e-commerce, volato a 180 milioni (oltre il 2% del fatturato consolidato) grazie anche al nuovo canale “Clicca e vai”. Anche l’organico medio del gruppo è salito ancora, per effetto delle nuove aperture tra cui quella di Roma, a quota 23.094 unità (353 in più dello scorso anno). La società ha inoltre avviato un nuovo programma di welfare aziendale, con benefici per i dipendenti e per la famiglia.

(fonte: Repubblica)

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