MERCATO DI LUSIA, SITUAZIONE PESANTE PER GLI ORTAGGI

Febbraio è stato caratterizzato da un tempo instabile: giornate di freddo intenso (per diversi giorni la temperatura è scesa sotto lo zero) e giornate di pioggia che hanno rallentato le varie operazioni in campagna. Infatti, è in questo periodo che dopo avere preparato il terreno (concimazione, aratura e fresatura) si procede a mettere a dimora le piantine di insalata, catalogna, bieta, cavoli, sedano, carote… che, opportunamente coperte da un tessuto per ripararle dal freddo della notte, saranno mature e pronte per la vendita verso la fine di marzo. Le piantine invece trapiantate a gennaio in strutture coperte e riscaldate le troviamo mature e pronte per essere commercializzate dalla seconda settimana di marzo.
In questo periodo Lusia (Rovigo), vista dall’alto assomiglia ad un paesaggio di montagna, in quanto il tessuto bianco steso sui campi a protezione delle piante sembra un manto di neve che ricopre l’intero paese.
Spostandoci in Mercato si nota una consistente diminuzione delle attività che rientrano nella normalità del periodo. I pochi prodotti locali presenti sono stati affiancati da ortaggi di provenienza meridionale che svolgono un’azione di sostegno e di completezza alle nostre referenze.
Lo sviluppo commerciale nel mese in oggetto ha risentito di una crisi che si trascina dal mese precedente: l’attività della domanda è stata molto limitata e le quotazioni hanno registrato un ulteriore ribasso.

Scendendo nel dettaglio commerciale di febbraio si evidenzia per l’aglio una tendenza negativa, dove le quotazioni continuano a scendere anche a fronte di quantità limitate di prodotto.
Difficoltà di collocazione per barbabietole rosse, bianca di Milano, bieta da costa e catalogna. I listini hanno evidenziato flessioni dei prezzi con un consistente segno negativo.
Calo pesante dei prezzi per le carote con foglia nonostante la buona qualità del prodotto. ll tipo defogliato è stato interessato da una discreta domanda, favorendo un buon rialzo delle quotazioni.
Andamento negativo per tutto il comparto dei cavolfiori e dei cavoli cappucci, dove si è registrata una calma piatta, nonostante la buona qualità. Unica eccezione il cavolfiore bianco, più richiesto dalla domanda,che ha realizzato quotazioni in leggero aumento.
Gli scambi per le lattughe, che in questo periodo sono coltivate in colture protette con costi di produzione più elevati, sono avvenuti a ritmi lenti favorendo una flessione delle quotazioni sull’ordine del 60% rispetto ai prezzi realizzati nello stesso periodo dello scorso anno. Altra situazione critica è stata riscontrata per il porro e per il prezzemolo. L’offerta è stata per tutto il mese superiore alla domanda.

Ha sofferto molto anche tutto il comparto dei radicchi dove la domanda è stata inesistente nonostante i conferimenti dei  volumi di prodotto rientravano nella norma.
Gli elevati conferimenti di sedano verde hanno favorito un calo dei prezzi di vendita, registrando quotazioni tra i 0,30 e i 0,50 euro il chilogrammo.
Il comparto della frutta ha registrato un mercato positivo per le mele e per il kiwi, dove la richiesta costante ha determinato un aumento delle quotazioni di circa il 30% rispetto ai prezzi registrati a febbraio 2017. Con il segno meno invece troviamo le pere, poco richieste dalla domanda.

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